«Servono più agenti al carcere minorile»

«Servono più agenti al carcere minorile»
L'EMERGENZATREVISO Carenza di personale, struttura inadeguata e non a norma, scarsa formazione del personale. Il sindacato punta il dito sulla situazione ritenuta emergenziale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'EMERGENZA
TREVISO Carenza di personale, struttura inadeguata e non a norma, scarsa formazione del personale. Il sindacato punta il dito sulla situazione ritenuta emergenziale della sezione minorile del carcere di Treviso dopo che nel breve arco di 10 giorni si sono verificati due gravi episodi che, secondo Stefano Vanin della Funzione Pubblica Cgil di Treviso e Giampiero Pegoraro del Coordinamento Veneto Polizia Penitenziaria, «fanno emergere l'inadeguatezza della struttura e la cronica carenza di personale». Il primo episodio risale al 12 maggio, quando un detenuto dell'istituto penitenziario per minori ha dato fuoco a lenzuola e materasso della sua cella. «L'incendio - spiegano Vanin e Pegoraro - avrebbe potuto divampare in modo molto più esteso ed è stato scongiurato dalla prontezza e dall'esperienza del personale in servizio. Ma per intervenire con efficienza ci si è dovuti rivolgere nel bel mezzo della notte agli agenti in riposo, anche se non in reperibilità, perché quello era l'unico modo per gestire la situazione e procedere al trasporto del detenuto all'ospedale, attivando il piantonamento».

Il secondo incidente è invece andato in scena lunedì: un agente di polizia penitenziaria, impegnato nel tentativo di sedare una violenta rissa scoppiata tra i reclusi minorenni della casa circondariale, è stato colpito in pieno volto. «Questi due incidenti - sottolineano Fp Cgil e coordinamento Veneto Polizia Penitenziaria - sono riconducibili alla medesima problematica: la oramai cronica e non più sostenibile carenza del personale». Per il sindacato si tratta di una criticità che deve essere affrontata in maniera urgente e risoluta perché «mette a repentaglio la sicurezza degli agenti dell'Istituto trevigiano, costretti ad allungare l'orario di lavoro e a sacrificare le giornate di riposo e le ferie per fare fronte al problema dell'organico sottodimensionato». «La struttura carceraria di Santa Bona - rimarcano Vanin e Giampiero - si rivela sempre più inadeguata. Il mancato rispetto delle normative è un problema sia per i poliziotti che per gli stessi detenuti. Alla luce di quello che è successo nelle ultime due settimane e per prevenire situazioni simili servono più personale e più formazione». (de.bar.)
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino