SERVIZI ROVIGO La fusione fra Cvs e Polesine acque, che il primo dicembre porterà

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SERVIZIROVIGO La fusione fra Cvs e Polesine acque, che il primo dicembre porterà alla nascita di Acque Venete, continua a far scorrere fiumi di parole. A scendere in campo,...

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SERVIZI
ROVIGO La fusione fra Cvs e Polesine acque, che il primo dicembre porterà alla nascita di Acque Venete, continua a far scorrere fiumi di parole. A scendere in campo, impensieriti dal fatto «che nella discussione recente, molti siano gli aspetti evidenziati da parte dei protagonisti della fusione, ma sia stranamente scomparso ogni riferimento e attenzione per i dipendenti di Polesine acque», sono i segretari di Filctem Cgil e Uiltec Uil Pieralberto Colombo e Giampietro Gregnanin, che danno conto della richiesta avanzate nel corso dell'incontro tecnico fra le organizzazioni sindacali provinciali e regionali, e i vertici delle due aziende di mercoledì scorso.

LA RIUNIONE
«L'apertura di una trattativa che consenta entro il 30 novembre la sottoscrizione di accordi che garantiscano i lavoratori rispetto al mantenimento delle proprie attuali sedi senza trasferimenti unilaterali, fatti salvi econcordati percorsi di progressione di carriera, e tutte le attuali condizioni contrattuali, senza penalizzazioni. Tutto questo nell'ottica di quanto dichiarato anche pubblicamente dagli attori che si occupano della fusione, a partire dal sindaco di Rovigo e del presidente di Cvs, Cortelazzo, per i quali i lavoratori polesani non avrebbero avuto alcun peggioramento delle condizioni di lavoro e contrattuali».
PREOCCUPAZIONE

Tuttavia c'è già un'ulteriore questione. «Ci preoccupa l'atteggiamento sin qui tenuto da Polesine acque e dal suo cda in merito al premio di produzione 2017 che sarà erogato nel 2018. Come primo concreto segnale ai lavoratori di parità di trattamento nei confronti dei prossimi colleghi di Cvs, avevamo chiesto un adeguamento anche parziale del premio variabile per avvicinarlo alle cifre più consistenti messe in campo da Cvs, dato che il prossimo anno, quando percepiranno l'eventuale premio, vestiranno la stessa giacca Acque Venete. L'indisponibilità di Polesine Acque non è un buon inizio nella complessa strada che porta all'armonizzazione delle condizioni delle due aziende».
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Il Gazzettino