SERIE A Una partita sufficiente, ma a tratti non all'altezza. La vittoria 84-80

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Una partita sufficiente, ma a tratti non all'altezza. La vittoria 84-80 su Pistoia, settima in otto gare di campionato, consente all'Umana Reyer di restare nei quartieri altissimi eppure la prestazione toscani senza i tre stranieri Markus Kennedy, Duda Sanadze e Tyrus McGee (30.7 punti di media assieme) ha evidenziato alcune lacune orogranata, a cominciare dalla tenuta difensiva perché all'incerottata Pistoia, prima del Taliercio ultimo attacco in trasferta con 66.3 punti, sono stati concessi ben 80 punti. Il primo a muovere critiche anche pesanti è coach Walter De Raffaele. «Pistoia ha giocato meglio di noi, ci ha messo grande ardore, presenza e personalità in una situazione di emergenza. Noi abbiamo concesso loro tutto giocando con sufficienza e questo non va affatto bene. Ci era già successo l'anno scorso proprio coi toscani che anche all'allora arrivarono in emergenza e dovemmo ribaltare un -13» torna con la mente al 13 novembre 2016 quando la Reyer si impose 74-62 trovandosi sotto 37-28 all'intervallo e ancora -2 alla mezzora. La vittoria è sembrata arrivare più per il talento dei singoli che per gioco di squadra ma, come evidenziato alla vigilia forse non a caso, De Raffaele sottolinea la mancanza di una costante presenza mentale più che la stanchezza per un gruppo che, dal 23 settembre, ha disputato 16 gare ufficiali. «Il dato di fatto è che abbiamo vinto 13 delle 16 giocate, un super record che va al di là delle mie aspettative. Però con questo atteggiamento la prossima volta, in una partita più difficile, magari sbattiamo la faccia. La mente controlla tutto, più del corpo, e se non sei nella condizione migliore senti la stanchezza. Detto questo, non leviamo i meriti di Pistoia ma non sminuiamo neanche il nostro successo». Eppure il livornese continua a non nascondere amarezza e le sue parole sanno di «stoccata». «Abbiamo vinto con merito perché siamo sempre stati avanti, ma non mi è piaciuto come abbiamo fatto rientrare più volte Pistoia. Può succedere ma può essere anche un monito per capire che nessuna partita è facile o scontata, invece si respira un'aria da tutto dovuto. Il problema è stato di attenzione mentale, voglio essere concreto e realista. C'è da dire poi che, diversamente da quanto sempre sentito, questa è una squadra profondamente cambiata: otto giocatori sono nuovi e non si ricordavano che l'anno scorso, con lo stesso avversario, andò in modo identico. Pistoia me l'aspettavo così, evidentemente non sono stato convincente come dovevo essere e la responsabilità è anche mia». In meno di due mesi la Reyer ha giocato 665' compresi i supplementari e la sosta per le Nazionali, che vedrà Paul Biligha e Gediminas Orelik con Italia e Lituania nelle qualificazioni al Mondiale, probabilmente arriva al momento giusto per ricaricare le energie (da valutare Tomas Ress che ha preso un colpo al naso). «Ci prendiamo questa vittoria ma ringrazio la pausa se verrà utilizzata per capire che bisogna sempre impegnarsi al massimo perché contro di noi, campioni d'Italia, tutti vogliono mettersi in mostra» avvisa De Raffaele sottolineando le prove di Ronald Moore e Raphael Gaspardo, autore di 23 punti e un rebus per i lunghi veneziani. «Al di là della splendida classifica in Champions e campionato, dobbiamo trarre insegnamento da questi due punti. Il campionato è lunghissimo e non dobbiamo fare gli struzzi che nascondono la testa sotto terra».

Giacomo Garbisa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino