SERIE A CONEGLIANO Attenti a quelle due. Da tanti anni compagne di nazionale

SERIE A CONEGLIANO Attenti a quelle due. Da tanti anni compagne di nazionale
SERIE ACONEGLIANO Attenti a quelle due. Da tanti anni compagne di nazionale e ora anche di club, Monica De Gennaro e Paola Egonu rappresentano già individualmente un valore...

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SERIE A
CONEGLIANO Attenti a quelle due. Da tanti anni compagne di nazionale e ora anche di club, Monica De Gennaro e Paola Egonu rappresentano già individualmente un valore aggiunto per l'Imoco che si appresta a dare la caccia a 5 trofei. Ciò che può fare saltare il banco è però la grande intesa che esiste tra le due dentro e fuori dal campo. Ai campionati europei e al torneo di qualificazione olimpica è successo spesso di vedere Moki e Paoletta parlare fitto fitto e, nelle foto ricordo di squadra al termine delle partite, anche abbracciate. E pure sabato a Cortina d'Ampezzo, prima e dopo il gioco a quiz e la prova di abilità nella preparazione dei cocktail che le ha viste impegnate in squadre diverse, De Gennaro ed Egonu sono state spesso una accanto all'altra.

L'INTESA
La domanda nasce quindi spontanea: Moki è il punto di riferimento di Paola, in azzurro e ora anche in gialloblù? Intercettata al termine dello show organizzato da Confcooperative Belluno e Treviso, De Gennaro abbozza un sorriso: «Non penso che Paola abbia bisogno di punti di riferimento risponde semplicemente ci troviamo molto bene insieme. Farci fotografare abbracciate agli europei era diventato quasi un fattore scaramantico: vedremo di replicarlo anche con la maglia dell'Imoco». Egonu e De Gennaro sono state anche le prede preferite dai cacciatori di autografi nel sabato ampezzano. Se l'opposto rappresenta il nuovo che avanza con l'esuberanza dei vent'anni, il libero è la garanzia della costanza di rendimento frutto di professionalità, sacrificio e talento. De Gennaro ripercorre la sua lunga estate azzurra: «Abbiamo ottenuto tre buoni risultati perché anche in Nations League siamo arrivate alle finali pur senza giocare nel migliore dei modi. Arrivarci non era facile perché la competizione è lunga e noi abbiamo iniziato a giocarla appena terminato il campionato. Avevamo pochi allenamenti alle spalle in nazionale e si è visto. Poi ricorda Moki abbiamo ottenuto la qualificazione all'Olimpiade. È stato molto importante tagliare questo traguardo in estate perché farlo a gennaio sarebbe stato veramente difficile, visto che ci sarà un solo posto a disposizione per un sacco di squadre europee. Per quanto riguarda gli europei, il bronzo è la prima medaglia che l'Italia conquista dopo dieci anni. Non abbiamo espresso la nostra migliore pallavolo, ma per come stavamo giocando abbiamo ottenuto un grande risultato».
OLIMPIADI

Cortina è città olimpica del passato remoto e del futuro, ma De Gennaro e molte altre pantere sono attese tra 11 mesi dai Giochi di Tokyo. La bandiera dell'Imoco assicura i tifosi che da qui a maggio il suo chiodo fisso sarà il club: «Quanto sento la fiamma olimpica di Tokyo? Credo che la sentirò quando metterò piede in Giappone. Adesso penserò a Conegliano e staccherò la testa dalla nazionale. Ci si allena durante tutto l'inverno anche per farsi trovare pronte per la nazionale, ma vedo i Giochi 2020 come una cosa ancora lontana». A proposito di intrecci tra Italia e Imoco, quanto può avere aiutato in ottica campionato la massiccia presenza di pantere nella formazione base dell'Italia? «Se ci sono tutte queste nazionali nel roster di Conegliano è perché il club sta lavorando bene sugli innesti risponde De Gennaro oltre a ciò, la cosa molto importante dell'Imoco è che la maggior parte delle giocatrici che c'erano l'anno scorso è rimasta, perciò c'è già una buona amalgama. Avere condiviso l'estate in azzurro con diverse compagne può essere un ulteriore aiuto, e quest'anno abbiamo un mese per lavorare insieme in vista dell'inizio del campionato, molto più dell'anno scorso dopo il mondiale». E un altro torneo iridato è alle porte per l'Imoco e De Gennaro: questa volta è quello per club, nel quale le pantere esordiranno a di cembre in Cina.
Luca Anzanello
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Il Gazzettino