Seggi mobili per 20 in quarantena

Seggi mobili per 20 in quarantena
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I SEGGI
UDINE Era uno dei nodi che maggiormente preoccupava il Comune di Udine: quello dei seggi mobili istituiti in queste prime votazioni in epoca pandemica, per garantire il diritto di voto anche a chi si trova in isolamento fiduciario o in quarantena. Palazzo D'Aronco ha dovuto occuparsi delle richieste di tutta la provincia, come previsto dalle norme. «Sono stati circa una ventina ha spiegato Ciani -, i cittadini in isolamento o in quarantena che hanno potuto esprimere la loro preferenza attraverso i seggi mobili: voglio ringraziare in particolare i sei membri di questi seggi speciali e i volontari della Protezione Civile che li hanno accompagnati; in questo modo, si è riusciti a garantire il diritto di voto a tutti, comprese le persone che ne hanno fatto richiesta oltre il termine previsto dal decreto». Teoricamente, infatti, i cittadini che volevano sfruttare questo strumento avrebbero dovuto darne comunicazione entro l'inizio della scorsa settimana, ma il termine non era perentorio e quindi anche le istanze arrivate successivamente sono state accolte: «Ne sono arrivate anche stamattina (ieri, ndr), quindi non è stato semplice organizzare tutto: già normalmente, quando ci sono le elezioni, il lavoro degli uffici è pesante, stavolta è stato immane, ma alla fine ognuno ha potuto esercitare il proprio diritto». A preoccupare l'assessore era anche il fatto di dover reperire questi scrutatori: sembrava difficile, tanto che il decreto prevedeva, nel caso nessuno dell'elenco degli scrutatori fosse disponibile, di usare categorie speciali come operatori sanitari o Protezione Civile. Invece, i sei membri dei seggi mobili vengono tutti dall'albo. «Nei prossimi giorni li incontreremo per ringraziarli personalmente».

Al.Pi.
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Il Gazzettino