«Secondo i calcoli del Comune di Venezia, un referendum per separare la città

«Secondo i calcoli del Comune di Venezia, un referendum per separare la città
«Secondo i calcoli del Comune di Venezia, un referendum per separare la città storica dalla terraferma costerebbe ai contribuenti 1,4 milioni di euro. Più le spese connesse...

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«Secondo i calcoli del Comune di Venezia, un referendum per separare la città storica dalla terraferma costerebbe ai contribuenti 1,4 milioni di euro. Più le spese connesse all'immancabile impugnazione, qualora questa quinta consultazione popolare dovesse avere luogo nonostante la sua accertata illegittimità». A precisarlo ieri è stato il sindaco Luigi Brugnaro, in apertura del Consiglio metropolitano. Insieme alla comunicazione che, sollecitata dalla Regione a esprimersi nel merito, «la Città metropolitana ha dato un parere negativo anche alla proposta di legge d'iniziativa di alcuni consiglieri regionali, per un referendum sulla creazione dei Comuni di Venezia, Mestre e Marghera. Con le stesse motivazioni addotte per l'altro quesito».

Le puntualizzazioni di Brugnaro sono state ascoltate da un Consiglio metropolitano a ranghi ridotti, causa una molteplicità di assenti giustificati e appena 12 presenti: 8 più il sindaco per la maggioranza e 3 consiglieri di minoranza. La seduta, d'altro canto, è durata poco più di un'ora, con l'esposizione in sintesi e l'approvazione del bilancio consolidato 2015 (9 sì e 3 astenuti: Ferrazzi, Codognotto e Quaresimin). Seguito dall'approvazione all'unanimità degli schemi di convenzione per l'assegnazione del servizio di tesoreria nel biennio 2017-18, per consentire alle Province venete di potersi avvalere della Commissione tecnica della Città metropolitana, con i Comuni per l'accertamento del possesso dei requisiti per il rilascio di tessere d'agevolazione tariffaria sui mezzi di trasporto pubblico locale, e sempre con i Comuni per il Sistema informativo territoriale metropolitano. Oltre a modifiche regolamentari per il trattamento di dati sensibili e giudiziari.

Lo stato patrimoniale consolidato si è chiuso a 755.218.493 euro (l'anno precedente, a 682.850.683 euro). Con la sottolineatura dei tecnici che tra il 2014 e il 2015, «Actv, Atvo e Veneto Strade hanno prodotto circa 1 milione di utili in più». E che a breve le partecipate da 10 diventeranno 6, per i processi di liquidazione in atto. In altre parole, rispetto alla Provincia, «quelle della Città metropolitana saranno Atvo, Actv, Veneto Strade, Gral, San Servolo Servizi e Apt. Più la Fondazione musicale Santa Cecilia».
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Il Gazzettino