SCUOLE AL COMPUTER Era Coronavirus. Tutto diverso da prima, ma quasi come prima,

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SCUOLE AL COMPUTER

Era Coronavirus. Tutto diverso da prima, ma quasi come prima, come nei tempi normali... Gli studenti ora isolati nelle loro case ma incollati al computer, non per fare passare le lunghe ore chiusi in casa, bensì per risolvere i problemi algoritmici e logici proposti dal Reply Code Challenge, competizione studentesca (e non solo) di livello mondiale. È questa infatti l'appassionante sfida a squadre dedicata al coding, aperta a studenti e professionisti, che a metà marzo ha coinvolto gli iscritti al triennio delle scienze applicate Stem dell'istituto canossiano di Feltre. Come lo scorso anno si sono allenati e poi cimentati iscrivendosi alla sfida mondiale che riserva una sezione ai teenager tra 14 e 19 anni. Quest'anno le connessioni sono avvenute rigorosamente isolati in casa. Nata da un'idea del team di Code master Reply, la challenge è parte del programma di iniziative Reply per promuovere la cultura del coding pensando alle nuove generazioni. Oltre 20 mila gli iscritti, 1254 per la sezione teenager, di tutto il pianeta, potevano utilizzare qualsiasi linguaggio di programmazione per risolvere problemi matematico-informatici e inviare un numero illimitato di soluzioni per ogni problema. Le classi feltrine si sono piazzate al 355° e 359° posto, una buona soddisfazione in assoluto, ma ancor più significativa quest'anno tenendo contro dell'improvvisa sospensione delle lezioni decisa per contenere i contagi della pandemia: una condizione che ha costretto a reinventarsi in fretta un modo di lavorare. Dal 2 marzo i ragazzi hanno seguito lezioni in classi virtuali: studenti e professori si sono adeguati e connessi sulla piattaforma Webex di Cisco che ha consentito loro di proseguire a casa il lavoro iniziato a scuola e di partecipare così alla competizione online della durata di 4 ore. A spiegarlo è Laura Vidalino, insegnante del Canossiano che ha affiancato i docenti di matematica e informatica (Nicola Bisetto, Marco Soccol e Anna Cossalter) portando la tecnologia di Cisco nella scuola per proseguire il programma attraverso la formazione a distanza. La piattaforma digitale Webex consente di dar vita a classi virtuali permettendo all'intera classe di studenti di seguire le lezioni video dal pc interagendo con l'insegnante. «Le lezioni seguono l'orario scolastico - spiega Vidalino -. Per noi è stato un percorso graduale, ma nel giro di 2-3 giorni c'è stata un'ottima adesione e oggi tutti i ragazzi utilizzano la piattaforma, così come l'85 per cento degli insegnanti (la parte restante utilizza altre piattaforme)». Si è arrivati a Webex grazie all'Associazione Copernicani e al progetto #LaScuolaContinua.

Laura Cenni
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Il Gazzettino