Scuole al collasso, il 19 ottobre il tavolo al ministero

Scuole al collasso, il 19 ottobre il tavolo al ministero
ISTRUZIONE UDINE In regione la scuola è sempre sull'orlo di una crisi...

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UDINE In regione la scuola è sempre sull'orlo di una crisi di nervi, per parafrasare il titolo di un celebre film. Istituti al collasso, carenza di personale, plessi lontani costretti a condividere il preside. E un Ufficio regionale declassato. «Non ho mai minimizzato i problemi della scuola, li ho anzi denunciati con una lettera indirizzata il 20 giugno al ministro Bussetti, tre settimane dopo l'insediamento della Giunta Fedriga», dice l'assessore regionale Alessia Rosolen, sottolineando come «in questi mesi abbiamo organizzato numerosi appuntamenti sul territorio, alla presenza del direttore dell'ufficio scolastico, Igor Giacomini, per redigere un piano di dimensionamento della rete scolastica che rispondesse alle richieste e alle esigenze delle diverse aree della regione». «Abbiamo già incontrato, insieme al governatore Fedriga, il ministro Bussetti a Roma nelle scorse settimane - prosegue Rosolen - per ribadire l'urgenza di mettere mano a un settore in grande sofferenza. Venerdì prossimo, 19 ottobre, finalmente, apriamo un tavolo tecnico al Ministero con l'obiettivo di ottenere personale sia per l'Ufficio scolastico regionale sia per altri ruoli, oltre che definire ufficialmente il percorso che porta alla regionalizzazione del comparto». «Il tavolo romano - spiega - dovrà essere una tappa fondamentale nel nostro percorso di ricostruzione del settore dell'istruzione. Il processo è molto delicato e servono azioni concrete, non annunci. Rilevo che la politica, troppo spesso, soffre di annuncite cronica, patologia da cui cerco di stare alla larga». «È doveroso e incontrovertibile ricordare - aggiunge Rosolen - che una delle cause dei mali va ricercata nel declassamento dell'Ufficio scolastico regionale nel 2014. Quel passaggio, unito al blocco del ddl in commissione paritetica del 2016, ha azzoppato il comparto, assieme alla cosiddetta Buona Scuola, tanto da creare una situazione che rasenta il grottesco: il Friuli Venezia Giulia, regione autonoma a statuto speciale, si trova infatti a rincorrere le regioni ordinarie sul tema delle competenze nella scuola». «Inutile piangere sul latte versato - commenta - ma non accetto che questa Giunta regionale paghi per responsabilità non sue. La cosiddetta Buona scuola ha prodotto molte conseguenze ma mi sfuggono quelle buone». «Ogni contributo reale e intellettualmente onesto sarà considerato e accolto, annuncia Rosolen, confermando di essere sinceramente felice che la scuola sia nuovamente centrale nel dibattito politico. Però non bastano le prese di posizione, ognuno deve contribuire, compatibilmente con il proprio ruolo e i limiti che ne conseguono. Da una vita in molti, troppi, pontificano sulla scuola che, nella realtà, giace in una condizione di desolante abbandono». «Oggi - afferma - la priorità è dare personale all'Ufficio scolastico per il suo coordinamento e per coprire almeno i buchi. Il secondo passo sarà riportare l'Ufficio regionale al livello che gli compete per avere maggiori margini di manovra e più potere gestionale. L'obiettivo - conclude Rosolen - era e resta la regionalizzazione».

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Il Gazzettino