Scuola, tregua finita tornano le bocciature

Scuola, tregua finita tornano le bocciature
GLI SCRUTINITREVISO Addio ai tabelloni di fine anno con tutti gli studenti promossi: tornano le bocciature. Dopo il blocco dell'anno scorso con le promozioni automatiche dettate...

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GLI SCRUTINI
TREVISO Addio ai tabelloni di fine anno con tutti gli studenti promossi: tornano le bocciature. Dopo il blocco dell'anno scorso con le promozioni automatiche dettate dall'emergenza coronavirus, sui tabelloni finali sono rispuntati i primi non ammessi, accompagnati anche da chi presenta debiti formativi, cioè quelli che una volta venivano rimandati a settembre. E ora, terminata la tregua per la didattica a distanza, ci si attende un boom di bocciature nelle scuole della Marca, anche se gli istituti procedono con i piedi di piombo. Il Duca degli Abruzzi di Treviso ha contato 45 respinti dalla prima alla quarta. Più un non ammesso alla maturità. A questi vanno poi aggiunti 198 studenti rimandati in alcune materie. Al turistico Mazzotti nel polo di viale Europa sono 30 i ragazzi che dovranno ripetere l'anno scolastico, sempre dalla prima alla quarta. Qui è invece più alto il numero di studenti chiamati a impegnarsi nei corsi per recuperare le insufficienze: sono esattamente 415 i ragazzi promossi con debiti formativi. «Abbiamo registrato delle difficoltà soprattutto nelle prime, nelle seconde e nelle terze. Le quarte e le quinte, invece, hanno reagito alla didattica a distanza alternata creando dei gruppi coesi e dandosi una mano tra di loro -fa il punto Anna Durigon, preside del Mazzotti- in generale, abbiamo deciso di fermare solo gli studenti con più di 4 debiti. Si tratta sostanzialmente di quelli che l'anno scorso sono stati promossi, come era stato previsto, ma che in realtà non erano preparati per proseguire il programma nella classe successiva».

PERCORSO NETTO
Di contro, non sono mancati i percorsi netti: una quarta del Mazzotti è stata promossa senza un solo debito. Il discorso è simile per il Duca degli Abruzzi. «Le bocciature di quest'anno riguardano i ragazzi che avrebbero dovuto essere fermati già l'anno scorso -spiega la preside Antonia Piva- in alcuni casi gli studenti hanno sbagliato percorso. E le promozioni dell'anno scorso avevano impedito loro di cambiarlo». È stato un errore promuovere tutti dopo l'esplosione dell'epidemia da coronavirus alla fine del febbraio del 2020? «Credo che la promozione automatica sia stata una decisione necessaria a livello nazionale -sottolinea la dirigente del Duca- per scongiurare il rischio di avere un dislivello eccessivo tra studenti più o meno fortunati rispetto alla situazione che si era profilata». «Ma va anche detto che molti ragazzi si sono comportati in modo più maturo di molti adulti -aggiunge Piva- hanno capito che la scuola è un'opportunità. E questo è un bel segnale per il Paese che riparte». L'aumento generale delle bocciature è confermato anche a livello regionale. «Dai risultati dei primi scrutini è emerso un aumento delle materie insufficienti rispetto agli anni scorsi e, di conseguenza, un incremento degli studenti bocciati o con giudizio sospeso -ha rivelato Carmela Palumbo, direttrice dell'ufficio scolastico del Veneto- nel 2020 sono stati promossi tutti d'ufficio. Questo, quindi, è il risultato di carenze trascinate per due anni».
IL PROVVEDITORE

Una visione condivisa da Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico di Treviso. Questa ultima, comunque, sottolinea che gli insegnanti sapranno valutare al meglio il rendimento dei ragazzi anche in relazione a quanto vissuto rispetto alla didattica a distanza. «La percentuale generale delle bocciature nella Marca potrebbe indicare un aumento rispetto al passato -ha chiarito- ma lo stesso ministero ha invitato a tener conto della situazione: quello appena finito non può essere considerato un anno scolastico normale. Detto questo, in particolare alle superiori è giusto arrivare alla bocciatura se ritenuta utile per aumentare la maturità e consolidare l'apprendimento».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino