Scuola, tornano le bocciature «Ma si terrà conto dei disagi»

Scuola, tornano le bocciature «Ma si terrà conto dei disagi»
COL FIATO SOSPESOROMA Quest'anno gli studenti delle scuole superiori torneranno a scrutare i quadri, con il fiato sospeso. Dopo lo stop alle bocciature di un anno fa, quando la...

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COL FIATO SOSPESO
ROMA Quest'anno gli studenti delle scuole superiori torneranno a scrutare i quadri, con il fiato sospeso. Dopo lo stop alle bocciature di un anno fa, quando la pandemia consegnò la promozione a tutti, facendo saltare anche gli esami di riparazione a settembre, ora si torna alla vecchia maniera ma con maggiore tolleranza. Anche se le bocciature, laddove necessario, verranno comunque assegnate. Nonostante i mesi di didattica a distanza, infatti, alle superiori gli studenti potranno essere rimandati e potranno anche perdere l'anno. Una circolare del ministero dell'istruzione, a un mese dall'ultimo giorno di scuola, mette nero su bianco come dovrà finire l'anno scolastico e come i docenti potranno procedere con la valutazione finale. Si dovrà necessariamente tenere conto delle difficoltà incontrate durante l'intero anno scolastico: un anno fa la pandemia ha segnato irrimediabilmente il secondo quadrimestre, quest'anno invece i problemi e i disagi hanno accompagnato i ragazzi fin dal primo giorno di scuola.Gli istituti si sono dovuti organizzare con percentuali di presenze ogni volta diverse, hanno dovuto chiudere le classi per continue quarantene e poi, da novembre, hanno dovuto spostare tutto online, da remoto, fino a gennaio e febbraio.

UN ANNO COMPLICATO

Un anno difficile, di cui dover necessariamente tenere conto. E così il ministero dell'istruzione, nella circolare che porta la firma del Capo dipartimento, Stefano Versari, sottolinea come i docenti nel valutare i ragazzi debbano tenere conto delle specifiche condizioni dovute all'emergenza. Innanzitutto si valuterà l'intero anno di studi sulla base dell'attività didattica effettivamente svolta, in classe o da remoto. Per quanto riguarda la presenza, visto che resta valida la norma che prevede la frequenza del 75% delle lezioni, sarà possibile prevedere delle deroghe motivate ed eccezionali, in base alle criticità emerse durante l'anno. Le lezioni online valgono come lezioni a tutti gli effetti ma ci sono casi di studenti che si sono dovuti assentare a lungo per quarantene e malattie. I docenti quindi possono prevedere, per casi particolari, la deroga alle assenze. Prese tutte le cautele del caso, dunque, per la valutazione tornano le regole pre-Covid per cui sono ammessi alla classe successiva gli studenti che hanno almeno la sufficienza, espressa in 6 decimi, in tutte le materie e in condotta. Quest'anno conta anche il voto in educazione civica, il cui insegnamento è trasversale in tutte le discipline e coinvolge quindi più docenti che ora dovranno esprimere il loro parere: qualora fosse inferiore a 6 decimi, ci sarà la sospensione del giudizio come accade per tutte le altre materie. E intanto c'è chi i voti di fine anno li dovrà portare direttamente all'esame di Stato: 490mila studenti dell'ultimo anno delle superiori si preparano infatti alla maturità. La prova (che inizierà il 16 giugno) sarà unica e si tratterà di un colloquio, come lo scorso anno, e probabilmente verrà mantenuto anche lo stesso protocollo di sicurezza: due metri di distanza tra i docenti e il candidato e l'uso della mascherina che si potrà togliere solo una volta seduti. E la Cisl chiede tamponi per tutti, studenti e commissari.
Lorena Loiacono
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino