Scuola, supplenze brevi le paghe arrivano in ritardo

Scuola, supplenze brevi le paghe arrivano in ritardo
SCUOLAPORDENONE Con la crisi arrivare a fine mese, sbarcare il lunario diventa complicatissimo. A un mese dall'inizio dell'anno scolastico si ripresenta l'annoso problema dei...

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SCUOLA
PORDENONE Con la crisi arrivare a fine mese, sbarcare il lunario diventa complicatissimo. A un mese dall'inizio dell'anno scolastico si ripresenta l'annoso problema dei precari con una supplenza breve, ovvero della durata di qualche mese o poche settimane. Con il covid-19 e l'incedere della pandemia, questa situazione diventa sempre più una vera e propria emergenza. Se non verrà immediatamente posto rimedio con il pagamento degli stipendi in modo regolare da parte del ministero precisa il sindacato Anief agli insegnanti e al personale Ata, dovremo agire per vie legali, non vorremmo arrivare a tanto perché riteniamo che in un periodo di crisi per le famiglie, il lavoro se pur a breve termine deve essere costantemente e istantaneamente retribuito. Non vorremmo arrivare a Natale, come è accaduto lo scorso anno, senza che i docenti, gli amministrativi, i tecnici, i collaboratori scolastici vedano una busta paga.

Al nostro sportello spiega Teresa Vitiello, responsabile Anief per la provincia di Pordenone arrivano lavoratori disperati, piangono perché non riescono a far fronte alle spese, perché hanno sostenuto per arrivare nelle nostre scuole un lungo viaggio e ora non riescono a pagare l'affitto, molti sono giovani, ma nemmeno i genitori riescono più ad anticipare i soldi. C'è tanta angoscia e preoccupazione, ritengo che per dei lavoratori sia un trattamento indegno, le pretese di un lavoro qualitativo sono sempre più alte, ma non c'è la controparte stipendiale, i ritardi da parte dello Stato non si possono accettare, ci auspichiamo che quest'anno vada diversamente. Il supplente breve, lo ricordiamo, sostituisce un insegnante o personale Ata in malattia o in maternità, tale periodo di lavoro può durare pochi mesi, ma molte volte la supplenza viene prolungata fino al termine dell'anno scolastico, poiché il titolare di cattedra non rientra. A volte questi professionisti devono fare spola tra le scuole di una stessa provincia, viaggiano e la benzina ha un costo da sostenere.

Auspichiamo che la Ragioneria dello Stato dichiara Vitiello proceda rapidamente per evitare il dramma vissuto lo scorso anno. Non possiamo nemmeno scordare i contratti covid che stanno movimentando i lavoratori da ogni parte d'Italia ma più il tempo passa e più la preoccupazione sale. E', bene, sostiene l'Anief, cercare una volta per tutte, di sanare l'annosa questione. Un lavoratore ha diritto a ricevere il compenso non dopo mesi e mesi, ma subito, in fondo anche se per un periodo breve, i supplenti hanno gli stessi incarichi del docente di cattedra che si è assentato, perciò non si vede il motivo di un ritardo. Insomma, già la paga è minima poiché commisurata al tempo lavoro, almeno che arrivi in tempo per far fronte alle esigenze quotidiane.
S.C.
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Il Gazzettino