Scuola, sciopero soft. Ma 400 maestre sono a rischio

Scuola, sciopero soft. Ma 400 maestre sono a rischio
LA PROTESTAROVIGO Il rientro a scuola segnato dallo sciopero delle maestre non ha portato particolari disagi in Polesine. Solo qualche docente delle scuole dell'infanzia e...

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LA PROTESTA
ROVIGO Il rientro a scuola segnato dallo sciopero delle maestre non ha portato particolari disagi in Polesine. Solo qualche docente delle scuole dell'infanzia e primaria ha incrociato le braccia. Non molte infatti le insegnanti in servizio in Polesine che hanno deciso di aderire allo sciopero indetto da Saese, Cobas e Anief per protestare contro la sentenza che toglie il lavoro alle docenti senza laurea. Il primo sciopero del 2018, organizzato al rientro dalle vacanze natalizie, ha visto un'adesione limitata.

ADESIONI SCARSE
La maggior parte delle docenti iscritte infatti alle sigle sindacali firmatarie del contratto nazionale di lavoro, ossia Flc-Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unamas, non hanno aderito allo stop alle lezioni. «Fin da subito, abbiamo dichiarato la nostra contrarietà allo sciopero - spiega Denis Marangon, segretario territoriale della Uil Scuola - Come Uil non avremmo mai pensato a uno sciopero proprio il giorno del rientro dalle vacanze natalizie, creando disagi enormi anche alle famiglie. Fortunatamente le adesioni delle docenti sono state molto limitate».
SINDACATI DIVISI
Le tre principali sigle sindacali, anche se preoccupate per la sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato il vecchio diploma magistrale conseguito entro l'anno 2001-2002, non più valido per l'inserimento nelle graduatorie a esaurimento, utili per entrare di ruolo, scelgono infatti la strada del dialogo politico. «Una guerra a colpi di ricorsi - spiegano i sindacalisti polesani della scuola - non farebbe altro che inasprire il confronto, senza portare a buoni risultati per docenti e alunni». Circa 400 le insegnanti in Polesine, alcune delle quali già abilitate e assunte, che rischiano così di ritrovarsi, l'anno prossimo, senza un lavoro. Maestre di scuola dell'infanzia e primaria con alle spalle 10-15 anni di precariato e formazione, esperienze tra i banchi spesso più lunghe delle colleghe in possesso di lauree e master.
«Trovo questa sentenza discriminante nei confronti delle colleghe non in possesso di laurea - spiega Marangon, sindacalisti e docente di Lettere alle medie - Stiamo infatti parlando di insegnanti con una lunga esperienza, alcune delle quali addirittura già di ruolo. La loro preparazione non può considerarsi inferiore rispetto alle colleghe laureate: per questo la sentenza, come ci assicura il Ministero, va rivalutata in base anche alle conseguenze drammatiche che tale situazione potrebbe creare nel mondo della scuola».
DIPLOMA MAGISTRALE

Sono ben 4 mila in Veneto i diplomati magistrali assunti in ruolo in seguito ai contenziosi che hanno seguito lo stop al solo diploma per l'insegnamento, docenti che, per ora, viene assicurato il posto solo fino alla conclusione dell'anno scolastico, poi la decisione spetterà al nuovo Governo. E' un periodo di stasi quello che ci distanzia dalle prossime Politiche - spiega Valter Ciancaglia della Flc-Cgil che in Polesine segue un centinaio di contenziosi di maestre - Siamo comunque fiduciosi che una soluzione verrà trovata al più presto».
Roberta Merlin
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Il Gazzettino