SCUOLA Memoria e oblio: sono le parole chiave alla base della celebrazione del

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SCUOLA
Memoria e oblio: sono le parole chiave alla base della celebrazione del Giorno della memoria al liceo scientifico Paleocapa di Rovigo, celebrato lunedì. Gli studenti hanno affrontato il tema da diverse prospettive, non limitandosi alla Shoah, ma allargando il campo a diversi genocidi e tragedie della Seconda guerra mondiale.

Durante la mattinata, le classi quinte hanno incontrato Maria Cristina Chioffi, ex allieva del liceo che qualche mese fa ha raccolto le memorie del padre, Vittorino Chioffi, in un libro. Il volume, intitolato Faville di umanità tra gli orrori della guerra e pubblicato da Tralerighe, racconta l'esperienza di Vittorino durante la Campagna di Russia, tra il 1943 e il 1944.
NEL NOME DEL PADRE
Tramite le parole del padre e le sue memorie, l'autrice ha parlato ai ragazzi della realtà della guerra, degli incontri umanissimi con la popolazione russa, del contatto anche con gli ebrei che in Ucraina erano perseguitati dai tedeschi. Davanti a un centinaio di alunni delle classi quinte la scrittrice ha presentato anche le foto e le lettere del padre, anch'egli allievo, negli anni '20, del Paleocapa e poi laureato in Chimica e in Farmacia. L'interesse è stato alto e molte sono state le domande dei ragazzi.
L'esperienza degli studenti per la Giornata della Memoria non si è fermata lì. Un paio di classi quinte hanno preparato un percorso di approfondimento dedicato alla percezione di quelle immani tragedie: si passa dal mito degli italiani brava gente (anche con materiale audiovisivo) al negazionismo dei genocidi e all'oblio che attraversano l'Europa, dalla Polonia alla Turchia.
Insomma, la Giornata della Memoria ha fornito, come sempre, numerosi spunti di riflessione che i ragazzi hanno in programma di approfondire ulteriormente coi loro docenti e compagni per tutta la settimana.
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Il Gazzettino