SCRITTI DI FRONTIERA Che Gorizia e Nova Gorica saranno, nel 2025, il faro da

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SCRITTI DI FRONTIERAChe Gorizia e Nova Gorica saranno, nel 2025, il faro da cui si irradierà, in tutta Europa, la cultura, è ormai cosa nota. Quello che in molti non sanno,...

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SCRITTI DI FRONTIERA
Che Gorizia e Nova Gorica saranno, nel 2025, il faro da cui si irradierà, in tutta Europa, la cultura, è ormai cosa nota. Quello che in molti non sanno, invece, è che un primo ponte tra i popoli del vecchio continente fu lanciato già nel 1921. E in quella Gorizia, sopravvissuta alla Grande Guerra, a fare da collante fu proprio uno dei simboli della cultura italica, Dante Alighieri. Nell'anno in cui si celebrano i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, Musica Cortese, il festival internazionale di musica antica nei centri storici del Fvg, propone un appuntamento più unico che raro. Oggi, alle 19, infatti, nella splendida sede, appena restaurata e restituita alla comunità slovena, del Trgovski Dom, in corso Giuseppe Verdi 52, a Gorizia, dove ha sede la Biblioteca nazionale slovena, sarà presentato, per la prima volta in assoluto in regione, 1921 - 2021: un Dante di frontiera, il volume bilingue, edito a Gorizia e Lubiana nel 1921, per i 600 anni dalla morte di Dante e contenente gli scritti dei maggiori linguisti del tempo, da Croce a Debenac. Una serata in cui protagoniste saranno le riflessioni e i racconti di Nunzio Ruggiero, professore di Letteratura italiana contemporanea al dipartimento di Scienze umanistiche Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e Martina Obot, professoressa di Linguistica italiana al dipartimento di Lingue e letterature romanze dell'Università di Lubiana. È stato proprio Ruggero che ha scoperto, a Napoli, l'esistenza di questo importante saggio. Le sue riflessioni saranno corredate dalle immagini ricavate dal testo originale, stampato da Paternolli.

IL DANTE DI RES E PATERNOLLI
Nel 1921, due amici entrambi appassionati di Dante, Alojzij Res e Nino Paternolli, vollero celebrare le opere di Dante come ponte tra i popoli della nuova Europa. I due, quindi, concepirono un libro bilingue, edito contemporaneamente a Gorizia e Lubiana, con gli scritti dei maggiori dantisti del tempo e illustrato dalle pregevoli tavole del croato Mirko Raki e dello sloveno Tone Kralj.
LA BIBLIOTECA SLOVENA

La Narodna in tudijska knjinica (Biblioteca nazionale e degli studi) è la principale biblioteca degli sloveni in Italia. Dopo la liberazione, avvenuta nel maggio del 1945, si avvertì una forte esigenza di riprendere l'attività culturale ed educativa degli sloveni di Trieste e di tutto il Litorale. Durante la riunione del direttivo del Comitato provinciale di liberazione nazionale per il Litorale sloveno e Trieste, tenutasi nel maggio 1945, venne approvata la proposta di istituire una commissione per la cultura e l'educazione. Suo compito sarebbe stato quello di promuovere la fondazione di numerose istituzioni culturali associative, la maggior parte delle quali è attiva ancor oggi, come anche la Biblioteca nazionale slovena, fondata il 17 luglio 1947.
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Il Gazzettino