«Scippati i fondi per la scuola di Remanzacco»

«Scippati i fondi per la scuola di Remanzacco»
IL CASOREMANZACCO «Sono stati tolti 350mila euro per le nuove scuole di Remanzacco e Romans D'Isonzo con un emendamento approvato dalla maggioranza in Consiglio regionale». A...

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IL CASO
REMANZACCO «Sono stati tolti 350mila euro per le nuove scuole di Remanzacco e Romans D'Isonzo con un emendamento approvato dalla maggioranza in Consiglio regionale». A denunciarlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro, commentando gli emendamenti approvati dalla I commissione Bilancio.

«Senza alcuna spiegazione e senza nemmeno annunciare la scelta - precisa Santoro - sperando forse di farla passare sotto silenzio, sono stati tolti 350mila euro nell'annualità 2019 che servivano alla Regione a farsi carico dei canoni di locazione che i due comuni pagheranno all'Inail in cambio delle due nuove scuole». «Purtroppo nessuno dei due comuni è stato avvisato, - continua l'esponente Dem - e la sorpresa è molta in quanto queste risorse erano state introdotte con legge alla fine dello scorso ed avevano consentito di sbloccare le pratiche per avviare i progetti e la successiva realizzazione dei due istituti». La Regione, spiega Santoro «in modo virtuoso, aveva deciso di accollarsi gli oneri di locazione al posto dei Comuni che hanno ottenuto finanziamenti Inail per la costruzione di edifici scolastici. Ora invece si fa un passo indietro senza spiegazioni lasciando, a procedura in corso in una fase molto delicata prima delle gare d'appalto, senza copertura il capitolo a favore degli enti locali. Auspico che tale decisione possa essere rivista o quanto meno esplicitata nella discussione d'aula».
Inoltre, «nei mesi scorsi il Veneto - lancia l'allarme Santoro - ha vinto un ricorso alla Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo il meccanismo con cui il Governo ha ripartito 100 milioni per altre scuole innovative su tutto il territorio regionale. Alla nostra Regione spettavano circa 14 milioni 600mila euro di investimenti per l'edilizia scolastica che ora sono completamente bloccati». «Con la dichiarazione di incostituzionalità conclude Santoro i tempi sembrano dilatarsi in modo indefinito».
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Il Gazzettino