Scintille sul Carroccio Aretusini non è amico

Scintille sul Carroccio Aretusini non è amico
La vendetta del sindaco si compie sui social network. Massimo Bergamin deve aver preso alla lettera la concezione di amico su Facebook, perché appena succede qualcosa che non lo...

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La vendetta del sindaco si compie sui social network. Massimo Bergamin deve aver preso alla lettera la concezione di amico su Facebook, perché appena succede qualcosa che non lo aggrada, zac!, la persona incriminata finisce bannata dalla sua pagina oppure su Whatsapp, la nota applicazione di messaggistica istantanea. È successo in passato con alcuni illustri ex compagni di partito, tipo la senatrice Emanuela Munerato, poi agli assessori Gianni Saccardin e Alessandra Sguotti, ad alcuni giornalisti e da qualche giorno anche al suo ex delfino, piazzato con tanto entusiasmo come consigliere a Palazzo Celio: Michele Aretusini.

Il dato di fatto, sotto gli occhi di tutti, è che i due non sono più amici sul social network da qualche giorno. Sul perché di questa rottura, ufficialmente le bocche sono cucite. Com'è noto, nonostante le riunioni blindate volute dal sindaco che vorrebbe controllare qualsiasi informazione esca dal Comune, a Palazzo Nodari anche i muri hanno occhi e orecchie. Così la storia la si conosce attraverso le voci di corridoio, che raccontano cosa sarebbe successo scendendo nei dettagli. La settimana scorsa Bergamin ha riunito i suoi consiglieri nel suo ufficio: l'obiettivo pare fosse quello di convincere il giovane e particolarmente attivo sul territorio Michele Aretusini, eletto per la prima volta in consiglio a Palazzo Nodari tra le fila della Lega Nord e ora anche a Palazzo Celio, a dimettersi da quest'ultimo incarico. Perché? Abbastanza semplice: i centristi non sono rappresentati in Provincia e il malumore serpeggia, visto che Bergamin non è riuscito nel suo intento di portare anche Renato Borgato nell'emiciclo presieduto da Marco Trombini. E questi mal di pancia potrebbero riversarsi su Palazzo Nodari. Il sindaco deve aver pensato che sarebbe stato semplice risolvere la situazione convincendo il suo delfino a obbedire, lasciando il posto al rappresentante di Ncd Antonio Laruccia. Aretusini, da uomo di squadra, se in un primo momento era anche disposto a sacrificarsi per la causa del partito, poi ci ha ripensato, si dice anche a seguito di un suggerimento dell'amico Franco Berti, ex assessore della Lega della giunta Piva, anche lui obbligato a dimettersi dagli allora vertici del Carroccio polesano. Ne è nato un litigio tra sindaco, che ha anche minacciato di dimettersi, e consigliere, che si è concluso con la radiazione di Aretusini dagli amici. Questo almeno nel mondo virtuale di Facebook. Ora si attendono gli effetti nel mondo reale.
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Il Gazzettino