Schede telefoniche usate solo una notte Così speravano di evitare le indagini

Schede telefoniche usate solo una notte Così speravano di evitare le indagini
SAN QUIRINO - I trasfertisti dei furti non sono un gruppo improvvisato. Arrivano da Cerignola e dintorni, in Puglia, una località che nelle cronache del Nordest è nota per...

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SAN QUIRINO - I trasfertisti dei furti non sono un gruppo improvvisato. Arrivano da Cerignola e dintorni, in Puglia, una località che nelle cronache del Nordest è nota per essere una fucina di pendolari delle rapine e dei furti. Quella individuata dai carabinieri del Nucleo operativo di Sacile e della stazione di Aviano è specializzata nel saccheggio di generi alimentari. Nessun basista in Friuli. Si è affidata ai sopralluoghi di Biagio Raffaele, poi Gerardo Papagni ha fatto partire l'azione il 25 luglio 2013, a mezzanotte e trentasei minuti, quando è stato tolto il motore dei cancelli elettrici della Martellozzo ed è stato tranciato il lucchetto che chiudeva la catena del tunnel di carico e scarico della merce. Con i muletti trovati in magazzini hanno caricato tre autoarticolati, quasi quattro ore di lavoro, scegliendo soprattutto i bancali del Prosecco. Sparito anche il container pronto per la spedizione in Messico. Hanno lasciato danni ovunque urtando con le forche dei muletti gli scaffali. Hanno danneggiato le macchinette del caffè e degli snack per farsi uno spuntino, lasciando su una bottiglia tracce di saliva da cui è stato estratto il Dna di uno dei ladri.

Avevano anche il telefonino per comunicare tra di loro. Ma le schede utilizzate hanno avuto una vita breve: dopo quella notte non sono state più utilizzate. Sono nove Sim card, da qui la certezza che quella notte a San Quirino c'erano nove persone. Poi la pazienza degli investigatori, che dopo aver confrontato centinaia di immagini e telefoni, ha portato all'identificazione della targa di un camion, poi quella delle due auto staffetta arrivate da Cerignola e da Milano per scortare i tre autoarticolati. Le tracce si perdono in Emilia Romagna, dove il carico è stato probabilmente smistato. A Cerignola è arrivato soltanto un container e alcuni cartoni che i protagonisti del colpo si erano spartiti per il brindisi finale con le bollicine. Con "Extra dry" - così si chiama l'inchiesta - sono state sequestrate anche quelle.

C.A.
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Il Gazzettino