Scena: i bambini sono appena rientrati a casa da scuola. Devono prima riordinare

Scena: i bambini sono appena rientrati a casa da scuola. Devono prima riordinare
Scena: i bambini sono appena rientrati a casa da scuola. Devono prima riordinare la camera e poi mettersi a studiare. A Nao, il robot umanoide alto poco più di mezzo metro, il...

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Scena: i bambini sono appena rientrati a casa da scuola. Devono prima riordinare la camera e poi mettersi a studiare. A Nao, il robot umanoide alto poco più di mezzo metro, il compito di gestire dinamiche di questo tipo. Lo si potrà vedere all'opera oggi dalle 9 alle 18 al palasport Civitas Vitae della Mandria, dove è in programma la semifinale Nao-Challenge. Alla gara prenderanno parte oltre 150 studenti tra i 14 e i 18 anni provenienti da varie scuole superiori di tutto il Nordest.

Diciannove le squadre partecipanti: l'obiettivo è far fare a Nao le azioni indicate dalla giuria, previa programmazione del computer allocato nella testa del robottino. Oltre ad assistere alla competizione, sarà possibile partecipare ai laboratori Il Baby-Goldrake del liceo Fermi che si terranno in due diverse sessioni: dalle 15 alle 16 e dalle 16 alle 17. I bambini avranno l'opportunità di interagire con il robot, già utilizzato come forma di terapia nel reparto di Pediatria dell'ospedale di Padova. Carla Gobbo, professoressa del liceo Fermi, è una delle organizzatrici dell'evento. «Partecipiamo a questa gara dal 2015. Con il passare del tempo i ragazzi si sono entusiasmati sempre di più». Durante l'anno gli studenti si ritrovano con la professoressa per i vari allenamenti. «È un progetto che permette di portare avanti il cosiddetto cooperative learning, un metodo didattico grazie al quale gli allievi lavorano insieme in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni. In pratica, migliorano reciprocamente il loro apprendimento». Il segreto, a detta della stessa docente, è programmare Nao prevedendo le varie situazioni che si possono verosimilmente venire a creare. «Il robot, che costa 7mila euro, parla cinque lingue ed è anche in grado di rispondere a domande di senso compiuto». Fra i vari componenti della giuria di Nao-Challenge, il provveditore agli studi Andrea Bergamo, il professore di Ingegneria Informatica all'Università di Padova Emanuele Menegatti e Anna Brancaccio, dirigente Miur. A giugno e luglio alcuni studenti del Fermi porteranno di nuovo i loro robottini nel reparto di Pediatria. Per maggiori informazioni scrivere a oporto@scuoladirobotica.it.
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Il Gazzettino