Scatta l'allerta per i donatori di sangue Le zone più a rischio quelle della Bassa

Scatta l'allerta per i donatori di sangue Le zone più a rischio quelle della Bassa
VIRUS DEL NILOPORDENONE Dopo l'isolamento dell'Rna del virus della West Nile - Febbre del Nilo occidentale - in una sacca di sangue prelevata da un donatore che risiede in un...

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VIRUS DEL NILO
PORDENONE Dopo l'isolamento dell'Rna del virus della West Nile - Febbre del Nilo occidentale - in una sacca di sangue prelevata da un donatore che risiede in un comune della Destra Tagliamento, dall'Azienda sanitaria 5 raccomandano la massima attenzione. «C'è uno stato di allerta conferma il direttore generale Giorgio Simon che, però, non si deve tramutare in psicosi. Dalle informazioni di cui sono in possesso, siamo di fronte ad un caso che, per dirla tutta, non è nemmeno tale. Il paziente infatti, almeno per ora, non ha manifestato alcun tipo di sintomo dovuto all'infezione del virus di cui la zanzara (del tipo Culex pipiens) è portatrice».

LA SITUAZIONE
La situazione che riguarda il Friuli Occidentale, stando ai dati in possesso della Direzione generale, non è nemmeno paragonabile a quella di alcuni comuni del Veneto Orientale, del Rodigino e della fascia costiera dell'Emilia Romagna. «Ciò non significa precisa Simon che la soglia di attenzione debba calare e con essa pure le misure di prevenzione, come l'utilizzo frequente di repellenti e il fatto di proteggere la propria abitazione con delle zanzariere. Il reparto immunotrasfusionale continuerà a lavorare come sempre, osservando tuttavia una particolare attenzione nei confronti di quei donatori che arrivano dalle zone della bassa pordenonese, in particolare tra Prata e Brugnera, dove le trappole posizionate hanno rilevato la presenza di zanzare infette. Non solo: è in corso un'attività di monitoraggio, sempre attraverso le trappole, che riguarda anche il Sanvitese. Vogliamo avere una mappa delle zone più a rischio, se di rischio si potrà parlare». Questo, eventualmente, per richiedere ai comuni un piano mirato di disinfestazione che integri quello già messo in atto dalle varie amministrazioni. La West Nile non è di facile individuazione e, in particolare, soprattutto all'inizio non è scontato che il virus possa essere immediatamente isolato in una persona contagiata.
I SINTOMI

«La sintomatologia differente - ricorda Massimo Crapis, infettivologo dell'Azienda sanitaria 5 del Friuli Occidentale - non facilita il lavoro di noi medici nell'individuare la malattia. I sintomi in generale sono molto simili a quelli di una generica influenza: febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, ma anche brividi, disturbi alla vista, torpore e convulsioni. Alcuni effetti della malattia, in casi estremi, possono essere anche permanenti, pertanto la raccomandazione è di prestare la massima attenzione ai primi segnali di febbre. La West Nile, se non presa per tempo, può essere anche letale».
A.C
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino