Scappa, poi prende a pugni un poliziotto: arrestato

(L.I.) L'hanno notato ai giardini di San Carlo in atteggiamento sospetto, in compagnia di un connazionale. Non sono però riusciti a bloccarlo. Quando l'hanno incrociato qualche...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI

99,98€

40€
Per 2 anni

ATTIVA SUBITO

OFFERTA MIGLIORE

ANNUALE

49,99€

19€
Per 1 anno

ATTIVA SUBITO

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

ATTIVA SUBITO

ANNUALE

49,99€

11,99€
Per 1 anno

ATTIVA SUBITO

2 ANNI

99,98€

29€
Per 2 anni

ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

(L.I.) L'hanno notato ai giardini di San Carlo in atteggiamento sospetto, in compagnia di un connazionale. Non sono però riusciti a bloccarlo. Quando l'hanno incrociato qualche minuto più tardi in via Cardinal Callegari si sono gettati al suo inseguimento. Uno dei poliziotti del Nucleo cinofili l'ha rincorso a piedi mentre il collega lo pedinava al volante dell'auto di servizio. Il fuggiasco le ha tentate tutte pur di non farsi acciuffare. Si è prima liberato dello zaino e di una giacca. Poi ha scavalcato le recinzioni di alcuni condomini per sottrarsi alla cattura. Tutto inutile. Alla fine il poliziotto è riuscito a placcarlo. I due sono rovinati a terra. Ne è nata una violenta colluttazione. Sono partiti alcuni colpi proibiti. Poi con l'aiuto del collega, il poliziotto è riuscito a ridurre il pusher all'impotenza. Bourhan Nasraoui, 26 anni, marocchino, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nello zainetto recuperato dagli agenti c'erano venti grammi di hashisc.

Nasraoui, che vanta precedenti specifici, è stato accompagnato in tribunale per il rito direttissimo. Il giudice l'h condannato a otto mesi di reclusione disponendone la scarcerazione, ma con il divieto di dimora nel territorio padovano.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino