Saranno gli alpini a vegliare per due notti la statua

Saranno gli alpini a vegliare per due notti la statua
SUL CAMPANILEPORDENONE Una giornata a disposizione dei pordenonesi che vorranno vederla da vicino e poi, domani mattina, una gru riporterà la statua di San Giorgio in cima al...

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SUL CAMPANILE
PORDENONE Una giornata a disposizione dei pordenonesi che vorranno vederla da vicino e poi, domani mattina, una gru riporterà la statua di San Giorgio in cima al campanile. Nel frattempo, in particolare per queste due notti, a vigilare sull'opera saranno gli alpini del Gruppo Pordenone centro. L'appuntamento per assistere all'operazione di risistemazione della statua è per domani mattina alle 9, sempre che il meteo lo consenta.

LA MANUTENZIONE
Una volta che sarà ritornata al suo posto, per la statua occorrerà però affrontare anche il tema della manutenzione, nonostante i materiali utilizzati siano stati scelti in modo da evitare processi di corrosione. La superficie - ha spiegato infatti Domenico Ruma della Laar - è stata trattata con strati sovrapposti, in modo tale da poter far passare un tempo più lungo possibile prima che si rendano necessari ulteriori restauri o manutenzioni. Questi materiali hanno la loro durata: nel caso specifico, i fornitori di questi materiali la indicano in circa otto-dieci anni. Quindi sarebbe opportuno poter accedere al campanile per poter eseguire periodicamente un controllo e semmai un'attività di manutenzione.
SOVRINTENDENZA
All'evento era presente anche Elisabetta Francescutti, in rappresentanza della sovrintendente Simonetta Bonomi: La buona riuscita di questo restauro - ha commentato -, che non è stato privo di difficoltà tecniche dovute all'imponenza della struttura, dimostra il buon dialogo che c'è stato fra la Soprintendenza e la parrocchia. Ed è motivo di orgoglio sapere che il lavoro è stato realizzato da operatori friulani che hanno fatto tesoro dell'esperienza del terremoto.
IL VESCOVO

Il vescovo Giuseppe Pellegrini, infine, nella sua benedizione della statua, ha invocato la protezione di San Giorgio sulla città: Penso sia un momento significativo, questo, per tutti: per la Diocesi, per la parrocchia e per la città. Ogni opera d'arte è un segno di storia, di cultura, di tradizione, ma per noi l'opera d'arte è anche un segno di fede. San Giorgio vegli su questa città perché sia sempre una città di fede e di tradizioni, ma anche di amore e di solidarietà verso gli ultimi, perché solo così sarà possibile la costruzione di una vera civiltà.
L.Z.
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Il Gazzettino