Santiago senza seggiolino, nonno indagato

Santiago senza seggiolino, nonno indagato
È destinato a restare un solo indagato nell'inchiesta per il decesso di Santiago Berto, il bambino di 8 anni morto nell'incidente stradale avvenuto lunedì 24 febbraio lungo la...

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È destinato a restare un solo indagato nell'inchiesta per il decesso di Santiago Berto, il bambino di 8 anni morto nell'incidente stradale avvenuto lunedì 24 febbraio lungo la "Noalese", tra Stigliano e Briana, mentre viaggiava sul sedile posteriore della vettura condotta dal nonno. Gli accertamenti coordinati dal sostituto procuratore Massimo Michelozzi si sono conclusi con l'esclusione di colpa a carico degli altri automobilisti coinvolti nell'incidente: la responsabilità dell'accaduto è stata limitata al nonno della piccola vittima, nei confronti del quale tra breve saranno chiuse le indagini.

Il piccolo Santiago è morto a causa delle lesioni provocate dalle cinture di sicurezza alle quali era agganciato mentre si trovava seduto sul sedile posteriore. Il Codice della strada, all'articolo 172, prevede che i passeggeri di età inferiore ai 12 anni (e di altezza inferiore ad un metro e mezzo di altezza) siano agganciati ad un sistema di ritenuta omologato, adatto al loro peso e alla loro statura. Ad un seggiolino, insomma, che nella vettura coinvolta nell'incidente mortale non c'era.
Il nonno si era recato a prendere Santiago a scuola, come faceva spesso, e lo stava riportando a casa a bordo della sua Opel Meriva. Improvvisamente, all'altezza del civico 122, tra Stigliano e Briana, l'auto guidata dall'anziano sbanda e invade la corsia opposta: un'Opel Corsa riesce ad evitare l'impatto e finisce di traverso sul ciglio della strada; una seconda vettura, invece, si schianta frontalmente con la Meriva, per poi finere la corsa contro il muretto di una casa. Un'altra vettura, infine, urta la macchina del nonno e del bambino. Erano passate da poco le 14 e il bambino, preso posto sul sedile posteriore, proprio dietro il guidatore, si era assopito pochi istanti prima della collisione, dopo aver agganciato le cinture di sicurezza. L'autopsia eseguita dalla dottoressa Cristina Mazzarollo ha accertato una serie di traumi sul corpo del piccolo: lesioni compatibili con uno schiacciamento provocato proprio dallo stringersi improvviso delle cinture sul torace del bambino.
Gianluca Amadori


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Il Gazzettino