Santa Maria, padiglioni dismessi Si discute su come utilizzarli

Santa Maria, padiglioni dismessi Si discute su come utilizzarli
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PORDENONE - Cosa fare dei padiglioni "A", "B" ed "L" quando sarà attivo il nuovo ospedale? Anche perchè il piano non prevede il loro abbattimento. Alla domanda cercheranno di rispondere questa sera alle 20.30 nella sala Degan della Biblioteca, tre professionisti chiamati dal Comitato salute pubblica. A parlare saranno l'urbanista Giuseppe Vespo che metterà in luce le complessità dell'ambito ospedaliero e le relazioni tra la struttura e il territorio, l'architetto Sara Florian che illustrerà le trasformazioni in atto e i progetti che riguarderanno l'area dell'ospedale e l'architetto Davide Longhi che parlerà delle scelte regionali o locali, su interventi in aree urbane di edifici dismessi. A chiudere il dibattito la comicità e la simpatia dei Papu. Ma se questa sera potranno uscire nuove idee, il Comitato un progetto su come utilizzare quei padiglioni, lo ha già. «Intanto - spiega Michele Negro - non si capisce perchè si deve realizzare la Cittadella della salute in un altro sito spendendo 12 milioni di euro e cementificando ulteriormente il territorio visto che c'è già ampia disponibilità in uno dei padiglioni. Ma potrebbero trovare spazio anche altri servizi come i Consultori e il Centro di salute mentale. Si potrebbe poi ragionare sui letti aggiuntivi di Rsa, circa una trentina, così come, magari con intervento privato, potrebbero essere ricavate stanze per l'ospitalità temporanea e l'emergenza sociale».

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Il Gazzettino