SANTA MARIA DI SALA - (sb) Caso Chiara Pierobon, parla la dottoressa Cristina Basso che con il professor Gaetano Thiene che dirige il Centro di patologia cardiovascolare...
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La dottoressa comunque rammenta come la famiglia di Chiara sia stata fin da subito disponibile a questi accertamenti utili per la ricerca. «L'autopsia fatta in Germania comunque - continua la Basso - era puramente medico - legale,per vedere se c'erano ipotesi di reato, se era successo qualcosa o se c'erano sostanze; stabilito che non c'era niente di tutto ciò, per loro il caso è chiuso, per noi comincia qui perché è una morte naturale. L'arresto cardiaco a fibrillazione ventricolare è il meccanismo, noi dobbiamo capire cosa l'ha innescato. Ecco perché andremo a rivedere tutti gli esami fatti dalla ragazza per capire perché questi non ci hanno detto se lei era portatrice o meno di una qualche malattia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino