Sant'Agata imbrattata «Poco rispetto per la città»

Sant'Agata imbrattata «Poco rispetto per la città»
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LO SFREGIO
TREVISO Ponte Sant'Agata. In uno dei luoghi più nascosti e magici del centro storico, tra le acque e palazzi fieri e opulenti, sul bel torrione antico campeggia una scritta con lo spray. Filias: scritta anche vagamente retrò, ad imbrattare un palazzo del XIV secolo. Benvenuti nell'altra urbs picta, la città dei graffiti e dei segni del presente. In un momento in cui si parla molto della città dipinta e sono nate azioni concrete e coraggiose di recupero del patrimonio di affreschi medievali e rinascimentali, un viaggio nell'oggi può anche non dover necessariamente essere interpretato come degrado. Voler esserci, ricordare un amore o la squadra del cuore. «Un conto però è parlare di street-art, un fenomeno di grande dignità culturale, un altro di quello che periodicamente avviene ad esempio alla Loggia dei Cavalieri- afferma Luciano Franchin, assessore alla cultura- noi abbiamo commissionato le decorazioni dei sottopassaggi e in Restera a la Pulperia, dimostrando di apprezzare e incentivare le forme d'arte con dignità artistica. Però ci vuole reciproco rispetto». Altro, insomma, è imbrattare. Da Sant'Agata alla loggia, dai palazzi storici di via Palestro alle due gallerie del centro, quella che da via Inferiore dà su San Vito e la Galleria Hesperia, cuori, scritte e proclami politici, uniti a slang e turpiloquio raccontano il profilo di un'altra città.

VANDALISMI

«Piange il cuore vedere questa scritta sul torrione a Sant'Agata- prosegue Franchin- abbiamo appena fatto restaurare, insieme al Lions club, la lapide che ricorda l'esondazione». Poi ricorda i controlli annuali alla loggia dei cavalieri, gli interventi di dissuasione dei vigili. «Servono e non servono. E così, anche grazie al controllo di vicinato, passiamo a pulire». Treviso non è una metropoli che porta con maggiore evidenza il segno del degrado urbano e dei graffiti fai da te. «Però è più grave deturpare i nostri meravigliosi palazzi storici» ribatte l'assessore. Anche sulla gestione della Loggia dei Cavalieri la questione è aperta. Il monumento si mantiene in salute perchè viene periodicamente ripulito, ma oggi in sofferenza sono i pavimenti a causa delle continue corse in skate. Le ruote e la velocità stanno danneggiando le pietre, nate per sostenere il solo passaggio quotidiano a piedi. E molti commercianti della zona hanno lanciato l'allarme.
E. F.
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Il Gazzettino