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ROVIGO Riflettori puntati sui reni, con Rovigo che fino a oggi veste i panni di capitale della nefrologia. E' infatti partito a inizio settimana il corso intensivo di formazione e aggiornamento, che per il settimo anno la Scuola nazionale di ecografia nefrologica della Società italiana di ultrasonologia in medicina e biologia (Siumb) ha organizzato in collaborazione con l'Ulss 5, riservato a 20 nefrologi provenienti dalle varie realtà ospedaliere e universitarie italiane. «L'Ulss 5 e l'ospedale di Rovigo, attraverso il primario Fulvio Fiorini sottolinea il direttore generale Antonio Compostella -, ospita da ormai sette anni questo importante evento, finalizzato al miglioramento della qualità professionale e assistenziale, a fianco dei maggiori esperti italiani di Nefrologia interventistica».
L'OBIETTIVO
Il VII Corso nazionale di nefrologia interventistica e tecniche ecoguidate, con lezioni frontali e una parte pratica eseguita su manichini, è incentrato, appunto, sull'utilizzo dell'ecografo nell'esecuzione di interventi chirurgici, per renderli più sicuri e meno invasivi. L'uso dell'ecografo, infatti, permette di gestire al meglio la popolazione dei pazienti affetti da malattia renale cronica e non, che nella sola provincia di Rovigo ammontano a circa 25mila persone.
«Molti si sottolinea - sono i medici dell'ospedale di Rovigo che partecipano al corso in qualità di relatori, a dimostrazione dell'elevata competenza raggiunta dagli operatori dell'Ulss Polesana, all'avanguardia nazionale della Nefrologia ecografica diagnostica e interventistica: la Nefrologia dell'ospedale di Rovigo è fra l'altro uno dei pochi centri in Italia che si occupa di interventistica endovascolare delle fistole da emodialisi. A questo importante evento partecipano i maggiori esperti nazionali di Nefrologia interventistica, nonché alcune delle migliori professionalità dell'Ulss5 Polesana quali i dottori Fogato, Natali, Pisano, Pizzarella, Saltari».
F.Cam.
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Il Gazzettino