SANITÀ MESTRE Una linea telefonica dedicata per i pazienti che potrebbero

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SANITÀMESTRE Una linea telefonica dedicata per i pazienti che potrebbero essere stati potenzialmente esposti al Mycobacterium Chimaera, il cosiddetto batterio killer annidato in...

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SANITÀ
MESTRE Una linea telefonica dedicata per i pazienti che potrebbero essere stati potenzialmente esposti al Mycobacterium Chimaera, il cosiddetto batterio killer annidato in alcuni dispositivi per la regolazione della temperatura del sangue nelle sale operatorie che in Veneto ha causato 16 casi di infezione, sei dei quali mortali. L'Ulss 3 Serenissima ha attivato il numero 041-9659550 al quale tutti i giorni dal lunedì al venerdì, fra le 11.30 e le 13.30, si potranno rivolgere le persone interessate ad avere informazioni in proposito.

CASI LIMITATI
L'iniziativa è tesa a tranquillizzare ulteriormente la popolazione, dato che l'Ulss ricorda che finora nessun paziente operato nella Cardiochirurgia dell'Ospedale dell'Angelo risulta avere contratto l'infezione. «Operiamo con tutte le garanzie di sicurezza dice il primario di Cardiochirurgia Domenico Mangino e quanto al passato possiamo confermiamo che ad oggi nessun paziente operato presso la nostra Cardiochirurgia pervenuto successivamente alla nostra attenzione per patologie di origine infettiva (endocarditi su protesi valvolari, ascessi perianulari, aortiti ecc.) è risultato positivo al Mycobacterium Chimaera». I numeri del resto sono fortunatamente molto esigui, se si considera che in tutto il Veneto gli interventi di Cardiochirurgia eseguiti dal 2010 a oggi sono stati oltre trentamila.
IN QUARANTENA
Per quanto riguarda l'Ospedale dell'Angelo, inoltre, gli apparecchi in questione che avrebbero potuto trasmettere il batterio erano stati da tempo messi in quarantena. «Già nel 2015, a seguito della prima comunicazione della ditta produttrice della strumentazione da cui origina il problema spiega il dottor Mangino il nostro reparto ha ottemperato a tutte le indicazioni e a tutte le procedure per garantirne la disinfezione. Nel dicembre scorso la macchina è stata completamente sigillata, con un procedimento indicato che impedisce la possibilità di infezione al paziente. Già nell'ottobre scorso, infine la strumentazione è stata collocata all'esterno della sala operatoria: si è data così attuazione alla condizione estrema di sicurezza, a piena garanzia degli interventi che effettuiamo nella nostra Cardiochirurgia». Per i pazienti operati, peraltro, non risulta necessario «né utile», ricorda il primario, eseguire visite o accertamenti particolari, se non sono presenti particolari disturbi. L'infezione da Mycobacterium Chimaera può svilupparsi fino a cinque anni dall'intervento; i pazienti più esposti al rischio sono quelli sottoposti a sostituzione di valvola cardiaca o di protesi vascolare.

Alberto Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino