Sanità, Bolzonello: il Cro sia capofila della rete oncologica

Sanità, Bolzonello: il Cro sia capofila della rete oncologica
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SANITÀ
PORDENONE «Il reparto oncologico dell'ospedale Santa Maria degli Angeli non può essere cancellato con un colpo di spugna. È necessario coordinare il momento in cui il Cro diventerà il riferimento dell'oncologia regionale con il trasferimento della struttura operativa complessa di oncologia dell'ospedale di Pordenone». A dirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Sergio Bolzonello. «La qualità del servizio sanitario pordenonese rimane la priorità sostiene Bolzonello e il lavoro svolto dalla Giunta precedente attesta l'attenzione che è sempre stata rivolta, attraverso anche risultati oggettivi come la diminuzione del 20 per cento della sperequazione sanitaria». Tre anni fa, quando ci fu la riorganizzazione delle funzioni tra Cro di Aviano e Ospedale di Pordenone, si stabilì che la funzione degli ospedali territoriali - fino ad alcuni anni i reparti oncologici nei centri sanitari del Friuli occidentale erano addirittura cinque) doveva passare in capo al Cro di Aviano che avrebbe mantenuto - come da piano e da atto aziendale - ha mantenuto altre due strutture oncologiche rette da altrettanti primari. Un paio di settimane fa l'assessore regionale Riccardo Riccardi aveva promesso una proroga temporanea sul mantenimento della struttura all'ospedale pordenonese. Ma Bolzonello aggiunge: «Accorpare i servizi oncologici presenti nel nostro territorio chiarisce il capogruppo dem non è a priori sbagliato, ma si deve inquadrare in una strategia di potenziamento complessiva della nostra sanità che non può prescindere dal riconoscimento del Cro di Aviano come riferimento della rete oncologica regionale». Ed è quest'ultimo il punto più controverso: finora la Regione ha evitato di decidere chi - tra il Cro e l'Oncologia di Udine - debba essere il centro capofila della rete regionale.

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Il Gazzettino