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Ambiente Servizi ricorrerà in appello a seguito dell'annuncio che un lavoratore è stato reintegrato in azienda dopo il licenziamento, su disposizione del tribunale di Pordenone. La vicenda trae origine dall'acquisizione di atti di un procedimento penale a danno del presidente Isaia Gasparotto, procedimento archiviato con esclusione di ogni responsabilità a suo carico. «In questa vicenda abbiamo contestato a due lavoratori gravi inadempienze - spiegano da Ambiente Servizi -: per uno dei due la cosa si è risolta e grazie anche alla collaborazione dello stesso lavoratore, si è arrivati a una conciliazione con la sua riassunzione. Ma c'era da risolvere la questione del secondo dipendente. «Con quest'ultimo è stata ritentata una conciliazione, ma ha rifiutato e si è proseguito per la via giudiziale, che si è conclusa appunto con la recente ordinanza del Tribunale di reintegro». Provvedimento che la società ritiene non condivisibile ed ha annunciato che ricorrerà in appello. «Resta grave ed incomprensibile il comportamento della Cgil in questa vicenda - commenta la società - e rimane da chiarire come i documenti aziendali fotografati negli automezzi siano finiti negli atti del procedimento penale».
E.M.
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Il Gazzettino