«San Girolamo, simbolo della nostra identità»

«San Girolamo, simbolo della nostra identità»
Il ricordo più intimo è quello di chi si è sposato nella chiesa di San Girolamo. Se i muri potessero parlare racconterebbero la storia di Mestre e di una comunità che qui ha...

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Il ricordo più intimo è quello di chi si è sposato nella chiesa di San Girolamo. Se i muri potessero parlare racconterebbero la storia di Mestre e di una comunità che qui ha trovato spesso rifugio, costruendo la sua identità. È la chiesa più antica di Mestre, edificata nel 1261. Inner Wheel Mestre Fidelissima, club service femminile, ha curato una breve guida del luogo sacro, che venerdì ha consegnato alla Congregazione delle Figlie della Chiesa come segno di riconoscimento per la loro opera. Una guida snella ed aggiornata, alla cui realizzazione ha collaborato anche il Centro Studi Storici di Mestre. «Non è solo un luogo di culto, ma è testimone della nostra storia e identità. Parla della nostra città, che chiede di essere letta ed ascoltata nella sua complessità ed unicità per ritrovare il nostro senso di appartenenza al territorio e alla comunità» ha affermato Maria Giovanna Ronconi, presidente Inner Wheel Mestre Fidelissima. Nei cenni introduttivi si narrano le origini della costruzione dell'edificio, che reca molti tratti della prima fase dello stile gotico italiano, e della facciata, realizzata in pietra d'Istria e poi rifatta nel XVIII secolo, insieme alla torre campanaria che sorge accanto. Numerosi restauri ed interventi sono stati effettuati nel corso dei secoli grazie alle diverse Confraternite preposte alla cura della chiesa dal XIV al XIX secolo, poi divenuta parrocchia sussidiaria di San Lorenzo. «In questa occasione che ci permette di ritrovare le nostre radici, propongo un nuovo progetto di toponomastica, che faccia in modo che Mestre ritrovi la possibilità di essere riscritta nei suoi vari luoghi» ha annunciato l'assessore Paola Mar. La facciata della chiesa, i cui intonaci del timpano erano crollati lo scorso gennaio, è stata ora completamente restaurata. «È la chiesa madre di tutte le comunità cristiane di Mestre, il cuore pulsante di Mestre da portare per le strade», ha detto Don Gianni.

Filomena Spolaor
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Il Gazzettino