STIENTA Ben 160 presenze, anche da paesi limitrofi e un ricavato di oltre 2mila euro è il bilancio della serata dedicata alla cena a favore del comitato San Genesio che in sala...
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Ben 160 presenze, anche da paesi limitrofi e un ricavato di oltre 2mila euro è il bilancio della serata dedicata alla cena a favore del comitato San Genesio che in sala delle 4 Lamiere in località Zampine, ha organizzato il momento conviviale.
«Dobbiamo essere sinceri: il risultato non era scontato e dobbiamo ringraziare tutti i partecipanti, nonchè i volontari presenti», ha sottolineato Riccardo Malavasi, segretario del comitato presieduto da Roberto Rovigatti e con la vice reggenza di Carletto Brigo.
Positivo il bilancio dell'iniziativa. Aggiunge Malavasi: «Ottimo il contributo delle 4 Lamiere sia per menù ed accoglienza, sia per il contributo economico offerto». Il comitato che raccoglie contributi a favore della chiesa benedettina di San Genesio è attivo da circa tre mesi, anche se si è formato la scorsa primavera.
RACCOLTA FONDI
Lo scopo è di raccogliere fondi che contribuiscano alla sistemazione dell'edificio religioso, dopo che, a seguito di un lungo percorso, si è arrivati ad accedere a fondi ministeriali per la ricostruzione post-sisma. In particolare, San Genesio, nel maggio 2012 era stata danneggiata dal terremoto che aveva interessato l'Emilia e alcune zone venete. Subito si era cercato di accedere ai fondi di legge, ma non era stato possibile averli, in quanto non vi era chiarezza su chi fosse il proprietario dell'immobile. A seguito di un lungo percorso, molto dibattuto e non pieno di tensioni, si è riusciti ad arrivare a stabilire un comodato trentennale a favore della parrocchia e, quindi, ad accedere ai fondi che, però, permetteranno di consolidare la struttura, ma non di abbellire il monumento ecclesiastico. L'apertura della chiesa è prevista nel prossimo febbraio, in occasione della festa della Candelora che è molto sentita nella zona. Alla serata erano presenti anche i colleghi di Stienta, Enrico Ferrarese, di Gaiba, Nicola Zanca, e di Occhiobello, Sondra Coizzi, oltre al parroco, don Giancarlo Berti.
Marcella Barotto
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Il Gazzettino