SAN BELLINO Iniziano oggi i tradizionali pellegrinaggi all'Urna del Santo custodita

SAN BELLINO Iniziano oggi i tradizionali pellegrinaggi all'Urna del Santo custodita
SAN BELLINO Iniziano oggi i tradizionali pellegrinaggi all'Urna del Santo custodita nella basilica di San Bellino. Oggi iniziano i vicariati di Badia Polesine, Castelmassa e...

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SAN BELLINO
Iniziano oggi i tradizionali pellegrinaggi all'Urna del Santo custodita nella basilica di San Bellino. Oggi iniziano i vicariati di Badia Polesine, Castelmassa e Stienta. Domani toccherà alle vicarie di Adria, Villadose, Crespino e Polesella e per chiudere la settimana, venerdì, ai vicariati di Lendinara, San Bellino e Rovigo. Tutte le celebrazioni inizieranno alle 17. Domenica, come da tradizione , un gruppo di pellegrini partirà a piedi da Rovigo per arrivare a San Bellino per la messa delle 16. Il Gruppo Donne come aiuto concreto ai bisogni della parrocchia allestirà un mercatino di beneficenza con prodotti artigianali . Martedi 26 novembre, solennità del Santo Martire Bellino, alle 11, il vescovo Pierantonio Pavanello presiederà la concelebrazione con tutti i sacerdoti della diocesi. Alle 17 si chiuderanno gli eventi con un'ultima messa.

LA BASILICA
Il vescovo-martire Bellino, patrono della Diocesi di Adria-Rovigo visse in tempi difficili per la Chiesa, caratterizzati da aspre lotte tra l'Impero e il Papato. Divenne vescovo di Padova, probabilmente nel 1127, quando la Chiesa tornava a vivere nella pace. L'azione di Bellino si fa carità anzitutto per i sacerdoti, quei preti che, durante il lungo periodo della lotta e persecuzione religiosa, aveva visto vivere nella solitudine, senza una guida, poveri e svogliati presso le loro chiese.
La sua intuizione pastorale fu la creazione della Fratalea Capellanorum, un'organizzazione simile a quella delle parrocchie, che si rivelò efficace ai fini dell'evangelizzazione e contribuì a ridare senso e dignità ai sacerdoti, favorendo tra loro la fraternità, la condivisione della missione, la capacità di un rapporto più stretto con il popolo.
In mezzo a un popolazione disorientata e oppressa, Bellino portò con parola ed esempio l'annuncio del Vangelo. Rispettare la dignità di ogni persona divenne per il vescovo un imperativo e si adoperò con forza per riscattare dalla servitù tanta parte di popolo, schiavo della terra, senza speranza di ottenere la liberazione.

Il messaggio di Bellino era una graduale mitigazione della schiavitù, almeno negli oneri e nel trattamento, favorendo pian piano l'affermarsi di un'uguaglianza sociale che ha le sue radici nel Vangelo. Come sempre però l'uomo continua a far emergere la parte più sgradevole e il vescovo Bellino viene ucciso, perché scomodo ai potenti. Da anni i pellegrinaggi alla basilica e all'urna del Santo aiutano a riflettere sui vari drammi e quest'anno il tema che propone il vescovo Pierantonio Pavanello è più che mai in linea con la vita del Santo Bellino: Sogno con voi una Chiesa che verrà. Tutti quindi si devono prendersi la responsabilità, a vario titolo, di essere presenti e attivi nella Chiesa.
Daniela Malin
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Il Gazzettino