Saggi e Regione danno il via libera: alle urne in ottobre

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BELLUNO - Via libera dai saggi: il referendum si può fare. La Provincia di Belluno potrà chiedere ai cittadini se vogliono l'autonomia. Non deve far altro che proseguire sull'iter intrapreso e accodarsi al referendum veneto del 22 ottobre. Tanto più che adesso la Regione ha dato piena collaborazione per fare in modo che i cittadini possano esprimersi in una data unica. Insomma, indietro non si torna. «Abbiamo avuto l'ok da Bertolissi, Antonini e De Martin (il trio che compone il comitato referendario, ndr) riguardo l'ammissibilità del quesito. Adesso andiamo avanti», dice Serenella Bogana, presidente della Provincia facente funzioni, che martedì è stata in Regione con il consigliere Pier Luigi Svaluto Ferro proprio per parlare della questione referendum. «Siamo stati a Palazzo Balbi e abbiamo incassato la disponibilità della Regione a supportare Belluno nel percorso referendario - continua Bogana -. Gli uffici veneziani ci forniranno il materiale che hanno utilizzato loro per il percorso referendario sull'autonomia del Veneto. A noi non resterà che tararli sul referendum della Provincia di Belluno». Appoggio anche per quanto riguarda la data: Belluno potrà chiedere ai suoi cittadini se vogliono l'autonomia lo stesso giorno in cui la Regione chiederà loro se preferiscono vivere in un Veneto autonomo. «Si voterà il 22 ottobre, in abbinata con il referendum del Veneto - conferma Bogana -. Sono convinta che l'appuntamento bellunese può dare grande forza al referendum veneto: in entrambi i casi si parla di autonomia. Per noi rappresenta un'occasione unica per affermare le esigenze di autogoverno della montagna. Per questo adesso bisogna galoppare. Dobbiamo completare il percorso». Già, cosa resta da fare? «Dobbiamo indire ufficialmente il referendum con delibera dell'assemblea dei sindaci e del consiglio - spiega la presidente facente funzioni -. E poi dobbiamo spiegare ai cittadini cosa significa. I costi? Non ci abbiamo ancora pensato. Per la distribuzione e stampa delle schede potremo utilizzare i nostri mezzi».

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Il Gazzettino