SACILE San Giovanni di Livenza è l'esempio di una comunità che ha

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San Giovanni di Livenza è l'esempio di una comunità che ha accolto, prima il disagio sociale con la comunità di San Patrignano, ora lavorando in simbiosi con la Fattoria sociale Il nostro fiore, che diventerà il punto di riferimento per l'Area vasta per la disabilità, attraverso un progetto già finanziato che decollerà nel 2018. Il sindaco ne ha dato l'annuncio all'incontro con la comunità sangiovannese, per la prima volta in numero ridotto. «Non ci sono stati recapitati gli avvisi - ha informato il presidente della Pro San Giovanni di Livenza, Adriano Perin - probabilmente perchè il servizio di consegna della posta nell'intera frazione da tempo non funziona». Il sindaco ha informato che il problema dei ritardi della corrispondenza riguarda un po' tutto il territorio. E considerato che una volta i cittadini avevano una garanzia che ora non c'è più. Proprio per questo già da alcuni anni l'amministrazione ha affidato a una ditta privata la consegna degli avvisi che però, sia lo scorso anno (il servizio non è stato pagato) che quest'anno non ha dato buoni risultati viste le proteste giunte. Nonostante tutto il passa-parola h fatto arrivare diverse persone che non hanno nascosto il rammarico per tanti anni di disinteresse.Il sindaco non ha perso però l'occasione di fare l'elenco dei buoni propositi, come quello di incentivare il turismo, partendo dalla realizzazione di una serie di approdi (due già presenti) per la navigabilità sostenibile del Livenza. «Cosa questa - ha detto - che consentirà di realizzare progetti di visite guidate dal fiume al territorio». Poi ha ricordato le opere in corso e quelle in procinto di partire per milioni di euro. Quanto al futuro della scuola della frazione che dal prossimo anno scolastico tornerà ad avere le 5 classi a regime, rassicurazioni sono arrivate da parte dell'assessore all'istruzione Carlo Spagnol che ha informato dell'accordo raggiunto con il dirigente scolastico e di rappresentanti dei genitori su due idee: un prefabbricato vicino alla scuola da destinare o alla mensa o alla palestra con la possibilità, nelle ore libere, di essere utilizzato come luogo di incontro per le associazioni. «La scelta - ha assicurato - sarà presa assieme da tutte e tre le componenti». Quindi all'unanimità è stato posto il problema della velocità eccessiva soprattutto con la richiesta di rallentatori nei pressi del plesso scolastico. Segnalata anche la pericolosità dell'uscita dal campo sportivo con richiesta al Comune di invitare il proprietario a tagliare gli alberi. Infine sono stati richiesti dei velo-ok ed è stata sottolineata la necessità di pulire alcuni fossati. «Ci serve anche un bar - ha detto dal canto suo Roberto Vicenzotto - come punto di incontro soprattutto per noi anziani dove trovare il giornale e non essere costretti ad andare a Brugnera o Francenigo».

M.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino