SACILE - Megafoni, striscioni e tre ragazze con volti e braccia colorati di segni

SACILE - Megafoni, striscioni e tre ragazze con volti e braccia colorati di segni
SACILE - Megafoni, striscioni e tre ragazze con volti e braccia colorati di segni rossi e gialli, come fossero piume, rinchiuse in una gabbia, lo sguardo cupo di chi non può...

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SACILE - Megafoni, striscioni e tre ragazze con volti e braccia colorati di segni rossi e gialli, come fossero piume, rinchiuse in una gabbia, lo sguardo cupo di chi non può essere libero. Animalisti Fvg, Lac, Lav e Oipa ieri hanno pacificamente manifestato in viale Zancanaro. «Non contro la Sagra dei osei in particolare - ha sottolineato Daniela Galeota per Animalisti Fvg - ma per l'abolizione di queste manifestazioni, che sono vere e proprie prigioni per gli animali in generale».

Non ci sono stati scontri con gli organizzatori o i partecipati alla manifestazione sacilese. Nessuna incursione o situazione che abbia richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, ieri presenti sia con personale dell'Arma sia con i poliziotti della Digos di Pordenone. Numerosi gli slogan esposti da una cinquantina di manifestanti. «La loro prigionia sofferenza per il tuo divertimento, scegli di dire no alla Sagra dei gli uccelli», diceva uno dei messaggi. «La libertà è uguale per tutti». E ancora: «Questa non è una festa ma una prigionia». E il classico «Gabbie aperte».
Daniela Galeota aggiunge che se si vuole fare una grande festa della natura la si faccia senza gabbie, attraverso immagini, mostre fotografiche, incontri per la conoscenza delle varie specie di uccelli. Aggiunge che purtroppo il recente emendamento sulla riduzione delle gabbie è una vittoria per la «lobby della caccia, che pur essendo una minoranza, sa però portare le proprie istanze nelle sedi giuste.
Convinto che un referendum possa essere la miglior strada «per capire effettivamente cosa pensano i sacilesi della Sagra dei osei», è invece l'avvocato pordenonese Alessandro Sperotto, delegato regionale della Lega per l'abolizione della caccia, che si dice convinto «che dal segreto dell'urna possa uscire una sorpresa, dato che sono tanti gli abitanti della Città del Livenza che chiedono un cambiamento». Sperotto assicura che un nuovo progetto c'è. Ed è anche ricco di idee innovative, «che una volta illustrato e messo alla prova dell'urna, potrebbe portare a qualche sorpresa». Una iniziativa che secondo l'avvocato Sperotto dovrebbe partire da Sacile, proprio da qualche associazione, ad esempio i Naturalisti che in città sono attivi con iniziative ambientali. «Noi abbiamo lanciato quella che non considero una provocazione - conclude - ma una proposta sulla quale sono proprio i sacilesi a dover meditare e decidere cosa fare».

M.S.
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Il Gazzettino