Sacile, Livenza sorvegliato speciale Esondano i rii e chiudono le strade

Sacile, Livenza sorvegliato speciale Esondano i rii e chiudono le strade
LA TASK FORCESACILE «Quando alle 16, il livello massimo di 4 metri e 89 centimetri (livello di preallarme) raggiunto dal Livenza ha cominciato, sia pure lentamente, ad...

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LA TASK FORCE
SACILE «Quando alle 16, il livello massimo di 4 metri e 89 centimetri (livello di preallarme) raggiunto dal Livenza ha cominciato, sia pure lentamente, ad abbassarsi, abbiamo tirato un sospiro di sollievo». A sottolinearlo è l'assessore all'Ambiente e alla Protezione civile Maurizio Coan con il coordinatore del gruppo comunale di Protezione Civile Andrea Maso, la responsabile dell'Ufficio comunale Nimeha De Ros e le squadre di 20 volontari di Protezione civile. Tutti impegnati da sabato sera quando alle 18, con l'attivazione del Centro operativo comunale, è scattata la fase di preallarme del Gruppo di Protezione civile e dei tecnici del Comune che hanno seguito l'evolversi della situazione sia sotto l'aspetto idrogeologico che idraulico. Da allora e per tutta la notte le squadre si sono alternate sul territorio per tenere costantemente sotto controllo l'intera rete di corsi d'acqua (Livenza, Grava, Rosta, Paissa), ma anche l'ancora più complessa rete di fossati che caratterizzano la periferia. E questi sono stati i primi a creare problemi ai volontari, che sono dovuti ad intervenire a Camolli dove ieri alle 11 è stata chiusa al traffico la via Camolli, riaperta alle 14. Interventi sono stati necessari quindi sul rio Rosta che è esondato, costringendo alle 11 a chiudere sia Strada Casello delle Acque, riaperta alle 15, sia Strada interna di San Michele, riaperta alle 16. A San Michele è stata anche chiusa la ciclabile che congiunge la località alla frazione di Cornadella.

Osservato speciale, naturalmente, il Livenza: alle 18 di sabato su segnalazione del Centro operativo regionale della Protezione civile, sono stati attivati il Centro operativo comunale e la funzione tecnica del Comune. Così la società Powelive, che sta eseguendo i lavori di recupero delle centraline, ha provveduto ad abbassare le palancature posizionate nei giorni scorsi nel tratto di fiume di via Mazzini e al ponte dei Mori di palazzo Ragazzoni. Questo ha consentito alle acque del fiume che si stavano ingrossando, di defluire più velocemente ed evitare esondazioni a nord. Per tutta la scorsa notte l'osservato speciale è stato il fiume Livenza, con le squadre che si sono alternate nei punti critici: il sottopasso di San Odorico che ha tenuto bene, l' area di Prà Castelvecchio, il tratto di Ponte via Lacchin. Qualche preoccupazione è cominciata a serpeggiare quando il livello del fiume ha iniziato a salire fino a raggiungere, alle 16, il livello di preallarme con 4,89 metri. Per fortuna dopo circa mezz'ora, anche grazie ad una tregua della pioggia, centimetro dopo centimetro si è portato sotto il livello di preallarme.
Sotto controllo anche la Paisa, uscita in alcune aree agricole di San Giovanni del Tempio, e la Grava che non ha creato grossi problemi. Dopo aver informato che permane fino a oggi alle 12 il preallarme del Gruppo di Protezione, così come la funzione tecnica del Comune, l'assessore Coan,lancia un appello «ad attuare nelle vicinanze dei corsi d'acqua, i comportamenti idonei a garantire la sicurezza personale, così come raccomandato dalle direttive della Protezione civile regionale». E oggi tutte le scuole saranno aperte.

Michelangelo Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino