SACILE «È importante proseguire nella donazione di sangue in questo

SACILE «È importante proseguire nella donazione di sangue in questo
SACILE«È importante proseguire nella donazione di sangue in questo periodo contrassegnato dall'emergenza sanitaria dovuta all'epidemia del Covid-19». L'appello viene lanciato...

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SACILE
«È importante proseguire nella donazione di sangue in questo periodo contrassegnato dall'emergenza sanitaria dovuta all'epidemia del Covid-19». L'appello viene lanciato ai donatori e ai cittadini della regione dall'Afds, tramite i suoi rappresentanti dell'area pordenonese, in particolare Ivo Baita, presidente provinciale dell'Associazione friulana dei donatori di sangue. «Da questa settimana siamo entrati nella cosiddetta fase 2 - annuncia il massimo dirigente territoriale -, ovvero nel periodo contrassegnato dalla graduale ripresa di tutte le categorie produttive. Anche in ambito ospedaliero è ripartita l'attività chirurgica programmata e questo comporterà un aumento del fabbisogno di sangue».

AIUTO
L'Afds confida che i donatori continuino a garantire il loro aiuto con la stessa costanza che hanno dimostrato precedentemente all'emergenza, anche se il ritorno di tutti al lavoro potrebbe rappresentare inizialmente un handicap, dal momento che sarà sicuramente più difficile avere una giornata libera per potersi recare negli ambulatori, visto il periodo estremamente critico dell'economia. «In questi due mesi di pandemia - aggiunge il presidente dell'Afds di Sacile, Quirino Messina - la donazione di sangue non si è fermata. I Servizi trasfusionali della provincia hanno messo in atto tempestivamente tutte le misure necessarie per garantire la massima sicurezza ai volontari. È emersa pure la necessità di donare in modo programmato, che in questo momento è indispensabile per mantenere la scorta di unità di sangue necessaria a soddisfare le esigenze dei tanti pazienti che vengono comunque seguiti e trattati negli ospedali». Molte sono le persone, anche in provincia, ricoverate in seguito al contagio del virus partito da Wuhan nel dicembre del 2019.
CORSI E RICORSI
«Un'infezione virale - puntualizza Messina - che provoca una sindrome respiratoria acuta grave molto simile a quelle che causava la Sars tra la fine del 2002 e il 2003. Insomma, c'è un grande bisogno di sangue, che non è mai abbastanza per le esigenze dei pazienti». I dati delle donazioni emersi nel primo quadrimestre (ossia fino al 30 aprile) del 2020 sono comunque lusinghieri, per quanto sia basilare continuare in chiave futura. L'Afds provinciale di Pordenone con le sue 39 sezioni territoriali ha totalizzato 2 mila 818 donazioni, contro le 2 mila 638 del 2019. In particolare, il gruppo di Sacile ha tagliato il traguardo delle 119 donazioni contro le 116 dello stesso periodo di un anno fa. Insomma, una doppia crescita.
SODDISFAZIONE
«Questi parametri sono molto significativi - evidenzia il presidente - perché indicano sia la risposta eccellente dei donatori di sangue che la competenza dei nostri Servizi trasfusionali. I protocolli utilizzati in questa fase pandemica sono stati rigorosamente applicati dai volontari, che ringraziamo sia per il loro senso civico che per la vocazione alla solidarietà». E adesso? «L'augurio di noi presidenti delle sezioni dell'Afds del Friuli Occidentale - conclude Baita - è che anche il futuro prossimo sia ricco di sorprese positive, a conferma della grande generosità puntualmente dimostrata da tutti i soci della nostra provincia».

Francesco Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino