Ruotolo, il momento della Cassazione

Ruotolo, il momento della Cassazione
IL RICORSOPORDENONE Giosuè Ruotolo è arrivato al suo capolinea giudiziario: la Cassazione. La data del processo di terzo grado, ultima possibilità per ribaltare le due sentenze...

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IL RICORSO
PORDENONE Giosuè Ruotolo è arrivato al suo capolinea giudiziario: la Cassazione. La data del processo di terzo grado, ultima possibilità per ribaltare le due sentenze che infliggono l'ergastolo per il duplice omicidio nel parcheggio del palasport di Pordenone, è stata fissata al prossimo 3 novembre. Le notifiche sono in corso, ma le parti civili che tutelano le famiglie di Trifone Ragone e Teresa Costanza già si preparano al confronto con la difesa.

IL RICORSO
L'ex militare dell'Esercito che sognava la divisa della Guardia di finanza, originario di Somma Vesuviana, continua a proclamarsi innocente e a studiare in carcere gli atti processuali. La difesa - gli avvocati Roberto Rigoni Stern e Giuseppe Esposito - cercheranno di dimostrare che Ruotolo è rimasto vittima di un errore giudiziario dovuto a una interpretazione «illogica, contradditoria e incompleta» di indizi e testimonianze. L'appello è composto da 77 pagine fitte di rilievi mossi alla Corte d'Assise d'appello di Trieste ed entro novembre potrebbe essere integrato con ulteriore documentazione. La difesa ritiene che i processi di primo e secondo grado siano stati «contaminati» dai media. Che molti testimoni hanno dimostrato che non erano sicuri se ciò che riferivano era riconducibile a una percezione diretta o se l'avevano appreso dagli organi di informazione. Nel mirino c'è il teste chiave Stefano Protani, che la sera del 17 marzo 2015 uscì dalla palestra assieme alle vittime, scambiò i colpi di pistola per petardi e indicò ai Carabinieri la presenza di un'Audi A3 Sportback ferma dietro l'auto dei fidanzati.
SCENA DEL DELITTO
Secondo la difesa, sarebbe stata ricostruita ritenendo che fu proprio Protani a vedere l'auto di Ruotolo: lo stesso teste che aveva parlato di un'Audi Sportback e non di un'Audi A3 come quella di Ruotolo. I realtà nessuno ha visto Ruotolo nel parcheggio al momento del delitto e nessuno ha detto di aver visto un'Audi A3 come la sua. Si punta poi il dito contro la super perizia che colloca Ruotolo nel parcheggio al momento del delitto. La difesa afferma che la Corte ha tenuto conto solo del traffico in via Interna per valutare l'affollamento del tratto di strada non videosorvegliato percorso da Ruotolo e quindi ricostruire la reale velocità dell'Audi A3. Contestate anche le motivazioni sull'orario dell'omicidio.
IN CASSAZIONE
A Roma saranno contestate anche le valutazioni sul movente (il cattivo rapporto tra Ragone e Ruotolo), l'assenza di tracce di sangue delle vittime sull'Audi A3 e di Dna dello sparatore sull'auto di Teresa e Trifone. Le parti civili sono serene, convinte che anche la Cassazione confermerà l'ergastolo. In aula ci saranno gli avvocati Daniele Fabrizi, Serena Gasperini, Nicodemo Gentile e Giacomo Triolo.

Cristina Antonutti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino