Rose bianche per l'addio al piccolo Luca

Rose bianche per l'addio al piccolo Luca
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GRANTORTO
Come e più di una tigre ha combattuto Luca Buffagnotti. Proprio l'immagine di una tigre bianca fa da sfondo alla foto scelta per annunciare che dopo poco meno di dodici mesi dalla diagnosi della malattia, a soli dieci anni, Luca è stato strappato alla vita a causa di una leucemia.

Ieri la comunità di Grantorto, ma anche quelle di Piazzola sul Brenta dove Luca frequentava la primaria a Boschiera, di Gazzo dov'era stato all'asilo e di Bassano del Grappa, città d'origine della mamma, gli hanno tributato un grande e dolorosissimo commiato. Mercoledì scorso la ferale notizia che Luca non c'era più. Gremita la chiesa di San Biagio come pure il sagrato e gli spazi laterali. Un grande abbraccio spirituale e fisico a mamma Federica, a papà Federico, alla sorellina Anna Maria, ai nonni Fiorella, Claudio e Bertilla, alla bisnonna Maria Anna e a tutti i parenti che hanno accompagnato il piccolo feretro bianco. Impossibile non commuoversi. I compagni di classe e del catechismo avevano ognuno una rosa bianca deposta ai piedi del feretro e poi nella tomba. Loro, e tanti altri, hanno dimostrato sempre la condivisione dei momenti di fragilità, di speranza, di sofferenza, che hanno accompagnato quest'ultimo anno di vita di Luca. Mentre è stato proprio lui a dare la forza a chi gli stava vicino. Esemplare segno di coraggio, di maturità, nella sua giovanissima vita. Per affrontare il pesante lutto, importanti anche le parole del parroco don Dino Dalla Pozza: «Signore perchè? Perché la malattia di Luca? Perché la sua morte? Accetta, Signore, che queste domande oggi risuonino con forza poiché ci abitano e tutti le portiamo nel cuore».
M.C.
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Il Gazzettino