Rosa Tbm, nuovo sciopero «L'azienda torni al tavolo»

Rosa Tbm, nuovo sciopero «L'azienda torni al tavolo»
NUOVA PROTESTA PORDENONE Quattro ore di sciopero per ciascun turno di...

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NUOVA PROTESTA

PORDENONE Quattro ore di sciopero per ciascun turno di lavoro: è la protesta che i dipendenti della Pietro Rosa Tbm di Maniago (nella foto) hanno organizzato ieri per protestare contro il no dell'impresa a riaprire il tavolo sull'erogazione del premio aziendale. Uno sciopero, quello di ieri - i lavoratori hanno protestato sia davanti alle sede aziendale di via Petrarca che nei sito della zona industriale maniaghese - che ha seguito la protesta di una settimana fa. Da due anni il premio di produzione previsto dal loro contratto integrativo non viene rinnovato. «E dire che - sottolineano i sindacalisti Denis Della Libera (Cisl) e Roberto Zaami (Uil) - i numeri legati ai fatturati e ai risultati aziendali sono tali che consentirebbero la giusta e dovuta redistribuzione degli utili anche tra i lavoratori. Inoltre, l'azienda ha risposto al primo sciopero con una comunicazione in cui si dice disposta a trattare direttamente con le maestranze. Ma se c'è una Rsu e ci sono dei rappresentanti le regole vanno seguite. Chiediamo che l'azienda torni al tavolo». Alla Pietro Rosa Tbm - storica azienda metalmeccanica di Maniago che occupa circa 250 addetti e che produce componenti per turbine e per il settore dell'avionica - i lavoratori hanno deciso di lanciare un messaggio forte e chiaro all'impresa. Dopo un momento di incertezza nel 2014 - si era ancora nel pieno della crisi generale che aveva colpito anche il comparto metalmeccanico - che aveva portato l'impresa maniaghese a utilizzare, per un breve periodo, l'ammortizzatore sociale l'attività negli ultimi anni non ha registrato battute d'arresto. «Le cose stanno andando bene sotto l'aspetto del fatturato e degli utili - ribadisce il sindacato -. Non si capisce per quale motivo non si voglia discutere del premio di produzione. Già alcuni mesi fa avevamo presentato una nostra proposta di piattaforma sulla quale non c'è ancora stata alcune risposta. Sarebbe opportuno che il vertice aziendale prendesse atto che vi sono delle regole e che queste vanno rispettata. Riapriamo il tavolo». Questo è l'appello. Al quale potrebbero seguire ulteriori azioni di protesta.

d.l.
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Il Gazzettino