Romano Prodi Prima di affrontare l'esame del Parlamento, i componenti della Commissione Europea hanno trascorso due giorni...
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Prima di affrontare l'esame del Parlamento, i componenti della Commissione Europea hanno trascorso due giorni riflettendo fra di loro in pieno isolamento: per conoscersi meglio e per meglio organizzare fin dall'inizio il lavoro futuro che comincerà il primo novembre. In fondo l'antica tradizione del ritiro spirituale, resa oggi popolare più dalle squadre di calcio che da chi cerca un tempo per riflettere, è uno strumento utile anche in politica. Ed è davvero un peccato che il convulso ritmo delle nostre crisi di governo impedisca che questa buona abitudine delle istituzioni europee non si possa applicare anche all'Italia che ne trarrebbe davvero grande giovamento.
In ogni modo l'intervallo fra i due giorni di ritiro e l'esame del Parlamento ci permettono di riflettere sulle caratteristiche e le novità politiche della nuova Commissione. In primo luogo ne è uscita una Commissione con una maggiore forza politica rispetto alla precedente. Germania, Francia, Italia e Spagna hanno inviato a Bruxelles candidati di primo livello e politicamente significativi.
Lo scarso margine con cui la nomina di Ursula von der Leyen è stata approvata dal Parlamento non deve trarre in inganno: molti dei voti a lei contrari provengono da europeisti convinti e sono solo il frutto di temporanee tensioni di politica interna, soprattutto conseguenza del modo certamente improprio con cui (...)
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Il Gazzettino