Romano ProdiLa definizione dell'Italia come grande malato d'Europa si ripete ormai da tempo immemorabile ma, dopo l'inizio di questa sciagurata crisi di governo, gli allarmi che...
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La definizione dell'Italia come grande malato d'Europa si ripete ormai da tempo immemorabile ma, dopo l'inizio di questa sciagurata crisi di governo, gli allarmi che giungono da Bruxelles e dagli altri paesi partner, si sono moltiplicati e hanno raggiunto livelli senza precedenti.
La ragione è molto semplice: da quando è stato varato il Next GenerationEU si è creata una nuova e inedita interdipendenza fra i diversi paesi europei. Un evento davvero senza precedenti. Vi è tuttavia una condivisa consapevolezza che il successo di questo grande progetto sia condizionato dai comportamenti dell'Italia, che ne è il paese maggiormente beneficiario e protagonista.
Eppure non sembriamo renderci conto dell'importanza del Next GenerationEU. Esso cambia i rapporti tra i diversi paesi membri in modo così profondo che la Commissione e l'Europarlamento hanno recentemente deciso di dedicare l'impressionante somma di 864 milioni di Euro unicamente per fornire, entro la fine del 2027, le consulenze necessarie a dare vita alle riforme strutturali che dovranno guidare la ripresa dei paesi europei dopo la pandemia.
La Direzione della Commissione responsabile di questo progetto (tra l'altro guidata da un italiano) sta già apprestando gli strumenti di sostegno tecnico per aiutare le riforme necessarie al progresso della futura società (...)
Segue a pagina 23
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Il Gazzettino