Romano Prodi L'inizio della campagna per le elezioni europee ci obbliga,

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Romano Prodi L'inizio della campagna per le elezioni europee ci obbliga, almeno per una volta, a riflettere non tanto sugli...

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Romano Prodi

L'inizio della campagna per le elezioni europee ci obbliga, almeno per una volta, a riflettere non tanto sugli avvenimenti del giorno ma sui temi che più hanno determinato i cambiamenti della pubblica opinione e gli orientamenti politici nel nostro Paese e, seppure in diversi gradi, in tutti i Paesi europei.
Voglio subito anticipare che le riflessioni che seguiranno mi spingono a considerare come causa determinante di questi cambiamenti la caduta della protezione dei cittadini o, ancor più, la loro paura di essere di fronte alla sua caduta futura.
In primo luogo, anche se è già stato ampiamente ripetuto, è bene ribadire che la globalizzazione, che pure ha avuto l'immenso merito di togliere quasi due miliardi di persone dalla povertà, è stata portata avanti senza tenere conto delle conseguenze profonde che essa avrebbe provocato nelle strutture sociali degli Stati a più elevato livello di sviluppo.
Operando in modo congiunto con le inedite caratteristiche del nuovo progresso tecnologico e con il dominio della finanza sull'economia, la globalizzazione ha infatti prodotto una divaricazione tra ricchi e poveri che non ha precedenti nella storia recente. Se vent'anni fa gli analisti più raffinati paventavano l'arrivo della società dei due terzi (nella quale ben un terzo avrebbe avuto gravi difficoltà di inserimento) oggi stiamo entrando nella società in cui solo un terzo dei cittadini si sente pienamente inserito. (...)
Continua a pagina 27
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Il Gazzettino