Romano Prodi Dovremmo essere ormai vicini alla formazione del governo tedesco ma, dopo quasi cinque mesi dalle elezioni, non ci...
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Dovremmo essere ormai vicini alla formazione del governo tedesco ma, dopo quasi cinque mesi dalle elezioni, non ci siamo ancora arrivati. Mentre attendiamo l'esito del travaglio germanico non possiamo dimenticare che ci sono voluti sette mesi per avere un governo in Olanda e che la Spagna è rimasta un tempo eterno senza la possibilità di formare un esecutivo. Tutto ciò non è il frutto di eventi casuali ma dei fondamentali cambiamenti intervenuti nelle nostre società. Fino al recente passato robuste ideologie politiche guidavano l'elettorato che rispondeva col proprio voto a sostegno ora di programmi e di candidati socialisti e riformisti o, alternativamente, di programmi e candidati conservatori e liberisti.
Questo semplice schema è stato sempre meno in grado di interpretare le crescenti differenziazioni della società moderna. I due tradizionali blocchi si sono progressivamente frammentati al loro interno mentre sono nati numerosi partiti dedicati ad interpretare nuove sensibilità e nuovi obiettivi, come gli ambientalisti, i neonazionalisti, gli antieuropei e, perfino, gli animalisti. La prolungata crisi economica e le crescenti disparità hanno contribuito ad accelerare ed approfondire la crisi dei grandi partiti tradizionali, accusati di essere incapaci di interpretare i problemi della società moderna. La frammentazione dell'elettorato e la moltiplicazione dei partiti ha reso quindi (...)
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Il Gazzettino