ROMA - La Capitale potrebbe tornare a vivere il sogno olimpico. Il governo e il Coni, Matteo Renzi e Giovanni Malagò, stanno mettendo cuore e testa alla candidatura di Roma per...
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E il sogno, guarda caso, sono le olimpiadi nella Capitale: «A me colpì molto quando Monti disse, Noi non facciamo le Olimpiadi perché è un progetto troppo grande per l'Italia. Io invece dico che non c'è nessun progetto troppo grande per l'Italia. Semmai, talvolta, sono i nostri sogni ad essersi rimpiccioliti. Nei prossimi mesi ho da sistemare un po' di cose: la legge elettorale, le riforme della pubblica amministrazione, del fisco, della giustizia, della scuola. E un Paese che riesce a mettere in moto queste cose, che paura volete che abbia rispetto a un ambizioso obiettivo per i prossimi 10 anni? Le Olimpiadi le facciamo sotto gamba. Organizzarle sarà più facile». Non si è fatta attendere la dichiarazione di Malagò: «Le parole di Renzi ci fanno felici. Confermano la sua sensibilità verso lo sport. Lo aspetto il 15 dicembre al Foro Italico».
Il sindaco Ignazio Marino si «è unito a nome di tutti i romani, al sogno di Renzi»: «Roma sarebbe orgogliosa di poter essere la candidata nazionale. La città saprà mostrarsi ospite perfetta».
Di tutt'altro avviso Matteo Salvini, il leader della Lega: «Renzi è un uomo pericoloso. Abbiamo 13 miliardi di euro non risarciti ai terremotati dell'Emilia. Abbiamo una disoccupazione record, ogni giorno chiudono 120 aziende, abbiamo ancora le cattedrali nel deserto per le olimpiadi invernali a Torino e i debiti per i mondiali di nuoto di Roma e il premier pensa a fare le olimpiadi». Critica anche Forza Italia con Elvira Savino: «L'idea di candidare Roma è un'arma di distrazione di massa, un altro tentativo di Renzi di gettare fumo negli occhi dei cittadini per nascondere l'incapacità del governo a risolvere i problemi». In barba a Salvini e Savino, i bookmaker internazionali già danno però la candidatura di Roma a 1.40. Cosa praticamente fatta, insomma.
A. Gen.
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Il Gazzettino