Rogo Vidori il responsabile in pressing su Arpav e Usl

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VIDORUna petizione per dire no al nuovo impianto della Vidori Servizi Ambientali. È scattata a inizio settembre, in occasione del consiglio comunale dedicato agli esiti dei...

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VIDOR
Una petizione per dire no al nuovo impianto della Vidori Servizi Ambientali. È scattata a inizio settembre, in occasione del consiglio comunale dedicato agli esiti dei monitoraggi eseguiti a seguito dell'incendio che ha devastato il sito dell'azienda specializzata nel trattamento di rifiuti pericolosi e non, e in poche settimane ha già toccato 500 firme. L'amministratore unico della Vidori non nasconde però il suo disappunto per le modalità di raccolta.

«Diversi cittadini afferma Filippo Antonello mi hanno detto che sono stati sollecitati, casa per casa, a sottoscriverla ricevendo anche delle informazioni poco veritiere sulla nostra azienda, come che vorremmo costruire un inceneritore, cosa infondata. Premesso che la raccolta firme è legittima, non va però fatta disinformazione. Auspicherei per chi va a casa per casa un'informazione documentata».
Alla luce anche di questa petizione, Antonello auspica una nuova assemblea pubblica affinchè ogni dubbio possa essere scovato. «L'organizzerei io stesso prosegue - ho chiesto formalmente e sto attendendo da Usl e Arpav la conclusione di tutti i lavori di indagine così da renderli pubblici».
Per ora il progetto di edificare un nuovo sito per la Vidori è congelato. «Stiamo lottando per ripartire almeno in via parziale, ci confrontiamo tutti i giorni con il Comune e gli altri enti a cui abbiamo chiesto di esprimersi per risolvere la questione dell'agibilità della porzione di capannone non intaccata dalle fiamme prosegue Antonello - così da poter rispondere al telefono, riorganizzarci per i rifiuti che sono ancora dentro e rimpiegare parte dei dipendenti che sono a casa. Quanto al futuro valuteremo se ha più senso ricostruire qui dove siamo».
C.B.
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Il Gazzettino