Rogo di Londra, apertura al risarcimento

Rogo di Londra, apertura al risarcimento
SAN STINOGli avvocati Richard Hermer e Will McDermot, incaricati dai 14 studi legali ammessi in dibattimento per conto dei famigliari delle vittime, ed i consulenti processuali...

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SAN STINO
Gli avvocati Richard Hermer e Will McDermot, incaricati dai 14 studi legali ammessi in dibattimento per conto dei famigliari delle vittime, ed i consulenti processuali delle parti lese, delegati a contattare le società, hanno comunicato che esse si sono dette disponibili a trovare una soluzione risarcitoria stragiudiziale.

E' quanto emerge dalla videoconferenza che il collegio degli avvocati ha avuto con i famigliari delle vittime della Grenfell Tower, organizzata per aggiornarli sulle indagini in corso. I genitori di Marco Gottardi di San Stino, Giannino e Daniela, e di Gloria Trevisan di Camposanpiero (Pd), Loris ed Emanuela, chiedono che si trovi una soluzione. Il nostro auspicio - spiegano - è che si trovino delle soluzioni rapide per chiudere definitivamente il capitolo indagini e risarcimenti, per noi molto doloroso. Si stima che per arrivare ad un eventuale accordo ci voglia un anno.
Negli Stati Uniti i legali che rappresentano Whirlpool e Arconic hanno fatto ricorso per ottenere la non competenza territoriale circa la richiesta di processare le due aziende oltreoceano. Nel mirino dei giudici londinesi che indagano sul rogo della torre del 13 giugno 2017 dove sono morte 72 persone, tra cui Marco e Gloria, oltre ad Whirlpool ed Arconic sono finite anche altre due aziende, la Celotex e la Kingspan. In un servizio del quotidiano The Guardian, il rappresentante delle vittime Adrian Williamson ha affermato, nell'ultima udienza dell'anno, che «Celotex, Arconic e Kingspan non si sono fatte problemi nel commercializzare prodotti ad alto rischio». In luce anche le responsabilità di organismi di controllo come il British Board of Agreement, l'ente che rilascia i certificati per i prodotti da costruzione, e l'Authority Building Control, l'ente che controlla gli edifici, definiti da un teste inefficaci nel vagliare l'operato di progettisti, tecnici e fornitori.
«LA VERITÀ SI FA STRADA»
«Quello che emerge dall'inchiesta è sconvolgente - dice Giannino Gottardi - E' enorme sentire e vedere persone fare dichiarazioni sull'infiammabilità dei materiali utilizzati nel restauro della Grenfell Tower. Le multinazionali coinvolte hanno investito decine di milioni di euro per difendersi in questo processo. Sembrava una lotta impari ma io da sempre confidavo sul fatto che qualche coscienza si sarebbe aperta. E' quello che sta succedendo da qualche settimana: qualcuno comincia a parlare».

Gianni Prataviera
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino