ROCCA PIETORE Un impianto di risalita più sicuro, meno impattante sull'ambiente

ROCCA PIETORE Un impianto di risalita più sicuro, meno impattante sull'ambiente
ROCCA PIETOREUn impianto di risalita più sicuro, meno impattante sull'ambiente e più confortevole per i turisti. Sarà una nuova cabinovia a sostituire la storica cestovia del...

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ROCCA PIETORE
Un impianto di risalita più sicuro, meno impattante sull'ambiente e più confortevole per i turisti. Sarà una nuova cabinovia a sostituire la storica cestovia del passo Fedaia, sulla Marmolada, dismessa nel settembre 2019.

IL PRECEDENTE
La valanga che il mese scorso ha devastato il rifugio Pian dei Fiacconi e distrutto la stazione a monte del vecchio impianto, non ha demoralizzato Alex Mahlknecht, titolare con la famiglia della società Funivia Fedaia Marmolada, che anzi è ancora più convinto della bontà del nuovo progetto. «Proprio per realizzare un impianto più sicuro e protetto dalle valanghe spiega l'imprenditore la stazione a monte della futura cabinovia arriverà 70 metri più in quota, con la linea spostata di una cinquantina di metri verso sinistra. La stazione a monte sarà posta accanto al rifugio Ghiacciaio Marmolada che non è stato nemmeno sfiorato dalla valanga. Valanga che ha dimostrato come non fosse sicuro il luogo dove era posizionato l'arrivo della cestovia». Mahlknecht descrive così le caratteristiche del nuovo impianto: «Sarà dotato di cabine chiuse da 10 posti ciascuna, la portata oraria non varierà di molto: si passerà dalle 472 persone l'ora della cestovia, alle 500 della cabinovia. Numeri sufficienti, non si tratta di un luogo da turismo di massa. Migliorerà l'impatto sull'ambiente poiché la nuova linea sarà dotata di 9 piloni di cui 4 in prossimità delle stazioni di partenza e di arrivo. Quindi visibili nel paesaggio lungo il percorso ne rimarranno solo 5, contro i 27 dell'impianto precedente. Questi 5 piloni poi non necessiteranno nemmeno di paravalanghe poiché posti in posizioni sicure».
LA SICUREZZA
I turisti avranno così a disposizione un impianto più confortevole rispetto alla cestovia che era aperta e richiedeva una certa agilità per salirvi poiché andava presa al volo, letteralmente saltandoci su. «Il pubblico potrà salire più agevolmente in quota. L'impianto è stato pensato per chi vuole partire per le vie ferrate, per le escursioni sul ghiacciaio e per il freeride. In inverno si potrà scendere lungo la pista da sci che a monte avrà una curva in più. Chi vorrà semplicemente godersi il panorama potrà fermarsi nei rifugi Ghiacciaio Marmolada e Pian dei Fiacconi». L'iter burocratico per ottenere i permessi per i lavori sono in corso e la speranza è di poter avviare il cantiere nell'autunno del 2021. Certo è il periodo di apertura al pubblico della nuova cabinovia: «La strada del passo Fedaia è poco accessibile nelle settimane più fredde dell'inverno perché è soggetta a slavine, soprattutto sul versante bellunese. Quindi, la cabinovia verrà messa in funzione da metà di febbraio, quando ci saranno le condizioni adatte per il freeride, per continuare a primavera e in estate fino ad autunno inoltrato».

Andrea Ciprian
© riproduzione riservata
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Il Gazzettino