Rivoluzione anti-code: nasce un'altra rotonda

Rivoluzione anti-code: nasce un'altra rotonda
LO SCENARIOPADOVA Prima la sistemazione del sigaro, poi la costruzione di una rotatoria in via dell'Elettronica, infine l'apertura delle rampe sul cavalcavia Maroncelli. L'area di...

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LO SCENARIO
PADOVA Prima la sistemazione del sigaro, poi la costruzione di una rotatoria in via dell'Elettronica, infine l'apertura delle rampe sul cavalcavia Maroncelli. L'area di Padova Est è ancora un grande cantiere ma nel giro di un mese operai e tecnici comunali concluderanno i lavori in diversi punti del quartiere Stanga e della zona industriale. La rivoluzione della viabilità terminerà a fine novembre, quando dopo un'attesa infinita sarà interamente aperto anche l'Arco di Giano. Ieri mattina l'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Micalizzi ha fatto il punto della situazione garantendo che «i disagi al traffico provocati dalla chiusura del passaggio a livello di via Friburgo diminuiranno grazie ad un progetto appositamente studiato negli ultimi giorni». Il riferimento è alla nuova rotatoria che nascerà a fine mese all'incrocio tra via dell'Elettronica e via Longhin.

CORSIA RISTRETTA
Andiamo con ordine e partiamo da via Venezia. Sta per essere completata la riorganizzazione nella zona del Sigaro, la rotatoria allungata davanti al Centro Giotto progettata dall'amministrazione Bitonci e modificata dalla giunta Giordani. Ieri sera sono scattate le asfaltature in via Venezia nell'ultimo tratto interessato dall'attuale cantiere e nel giro di una settimana sarà completamente liberata anche la discesa dal cavalcavia (ora si procede con carreggiata ristretta). La strada tornerà dunque ad essere interamente percorribile su entrambe le corsie.
LA FERROVIA
Il cantiere rimarrà invece aperto sotto il cavalcavia di via Venezia, dove gli operai stanno ridisegnando lo svincolo interessato dalla recente chiusura del passaggio a livello di via Friburgo. La prossima settimana verrà asfaltata la nuova strada aderente al percorso della ferrovia, quella che costeggia l'attuale tratto che invece non esisterà più. «Questa soluzione - spiega l'assessore Micalizzi - è il nostro disegno definitivo e consentirà una viabilità più fluida in quel punto».
Occhi puntati anche sulle rampe che portano da via Friburgo al cavalcavia Maroncelli, che va ad unire in maniera più rapida la Stanga con San Lazzaro. Le rampe sono ormai pronte, ma manca ancora l'illuminazione: secondo i piani dell'amministrazione, tutto dovrebbe essere pronto per il 3 o 4 novembre.
I DISAGI
La chiusura del passaggio a livello di via Friburgo ha senza dubbio modificato i flussi di traffico: la situazione è migliorata nella direzione che porta da via Friburgo verso il centro della città ma ha creato incolonnamenti in via dell'Elettronica perché il flusso di auto proveniente dalla zona industriale in direzione Stanga si è spostato in quel lato. Micalizzi, però, annuncia la soluzione: «Abbiamo studiato negli ultimi giorni la situazione. Ridisegneremo l'incrocio tra via dell'Elettronica e via Longhin, dove ora si crea una sorta di tappo. A fine mese realizzeremo una rotatoria. Una diversa organizzazione delle precedenze consentirà di risolvere il problema che si è generato».
L'OPERA PIÙ ATTESA

L'opera più attesa è però l'Arco di Giano, una strada lunga poco più di cinque chilometri per collegare Padova est fino allo stadio Euganeo. «Darà equilibrio a tutta la zona - spiega Micalizzi - perché è la strada che toglierà traffico dall'asse di via Venezia che oggi rappresenta l'unica via verso il centro. Con l'apertura dell'Arco di Giano sgraveremo l'asse di via San Marco e via Venezia. La città attendeva quest'opera da trent'anni: noi l'abbiamo messa in cantiere e ora ci siamo quasi. A metà novembre apriremo gli svincoli sul cavalcavia Maroncelli mentre nei giorni successivi, nella seconda metà di novembre, sarà aperta la strada verso est. Con il completamento di questa strada - chiude Micalizzi - tutto il quadrante est ritroverà un suo equilibrio. Quando i padovani si abitueranno ad utilizzare la nuova viabilità, la situazione senza dubbio migliorerà».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino