Ritorna la pet therapy in ospedale due cani aiuteranno a curare i bimbi

Ritorna la pet therapy in ospedale due cani aiuteranno a curare i bimbi
Dopo la positiva sperimentazione avviata all'inizio dello scorso anno, l'Aas 5 ha deciso di prorogare il progetto di Pet Therapy nel reparto di Pediatria e neonatologia del Santa...

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Dopo la positiva sperimentazione avviata all'inizio dello scorso anno, l'Aas 5 ha deciso di prorogare il progetto di Pet Therapy nel reparto di Pediatria e neonatologia del Santa Maria degli Angeli. In virtù di un contratto di collaborazione a titolo gratuito della durata di un anno, Silvia Avella e Silvia Carraro, educatrici del servizio minori, daranno vita a interventi assistiti da cani al fine di far associare ai bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni, portatori di patologie croniche, una situazione positiva. I due cani addestrati, di proprietà della ditta Yesdog di Silvia Avella, verranno sottoposti a periodici controlli sanitari e monitorati dal veterinario comportamentalista. L'iniziativa verrà inoltre inserita in Girotondo con Lucky, progetto di educazione e terapia assistita da animali con pazienti con disturbo del comportamento alimentare. Tre le regole da rispettare quando si incontra un quattro zampe in corsia, che lo scorso anno erano state inserite nella locandina che annunciava l'attivazione del servizio, figurano: Se mi vedi in questo reparto ricordati che sto svolgendo un lavoro importante: non chiamarmi; non avvicinarmi; non invogliare il tuo bambino a venirmi incontro; non urlare. Da numerosi studi emerge che la presenza di un animale in corsia contribuisce a smorzare le tensioni generate dalle cure e rappresenta un valido aiuto per il personale sanitario che deve creare un sereno rapporto con i piccoli pazienti. Nel tempo infatti sono stati documentati gli enormi benefici apportati dalla presenza di un cane all'interno di reparti ospedalieri in cui sono ricoverati bambini affetti da gravi malattie o patologie, i quali, grazie all'animale, si distraggono efficacemente dal loro problema.

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Il Gazzettino